Genova. 50 anni fa, l’11 settembre 1973, il Cile veniva sconvolto dal golpe militare di Augusto Pinochet, arrivato a prendere il potere spodestando il presidente eletto Salvator Allende, grazie all’appoggio degli Stati Uniti d’America. Un colpo di stato che diede il via ad una delle più feroci dittature del Novecento e che interruppe decenni di vita democratica del paese.
Durante l’assedio e la successiva presa del Palacio de La Moneda, Allende morì in circostanze che rimasero a lungo oscure e solo in seguito si attribuì la sua morte a un suicidio, dopo un ultimo discorso alla radio, in cui affermò: “È possibile che ci annientino, ma il domani apparterrà al popolo, apparterrà ai lavoratori. L’umanità avanza verso la conquista di una vita migliore. Lavoratori della mia Patria, ho fede nel Cile e nel suo destino. Altri uomini supereranno questo momento grigio e amaro in cui il tradimento pretende di imporsi. Sappiate che, più prima che poi, si apriranno di nuovo i grandi viali per i quali passerà l’uomo libero, per costruire una società migliore”.
Oggi per ricordare la figura storica di Allende e i fatti di quel lontano 11 settembre diverse associazioni, partiti e militanti hanno organizzato tre giorni di eventi tra incontri, memoria e celebrazioni. A dare corpo all’iniziativa Comite Chile, insieme a Partito della Rifondazione Comunista, Associazione Senza Paura, Associazione nazionale di amicizia Italia-Cuba, Comunità solidale cilena Genova e La casa dei popoli.
Il primo incontro sarà oggi pomeriggio, presso il circolo Zenzero di via Torti, dalle ore 17,30
“In questa occasione parleremo di come è cambiata l’America Latina e quale eredità ha lasciato l’esempio del Presidente Salvador Allende nella lotta politica e sociale – si legge nella nota stampa – Nel 1973 solo Cuba e il Cile rappresentavano ideali di libertà e dignità popolare in America Latina. 50 anni dopo, nonostante le difficoltà e le ingerenze costanti degli Stati Uniti, che continuano a considerare l’America Latina come il proprio “cortile di casa” da sfruttare attraverso le proprie multinazionali, i Paesi che si sono ribellati a questa visione sono ormai molti. Ognuno con le proprie modalità ha portato avanti proposte politiche e sociali che hanno cambiato il panorama del continente. Decisivo in molti casi il protagonismo delle donne e dei popoli originari che hanno rotto gli schemi imposti e favoriti dagli Stati Uniti attraverso dittature feroci o governi ultraliberisti. Impietoso il confronto con l’Europa che dopo 50 anni sembra aver perso ogni autonomia dagli Stati uniti diventandone lo “zerbino di casa”.
Ospiti dell’incontro saranno
– Cheche, compagno cileno che faceva parte del Gap, la guardia personale del Presidente Allende, che nei giorni del golpe presidiava la casa del Presidente bombardata come il palazzo presidenziale.
-Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista
-Marco Fantechi, segreteria nazionale Ass. Naz Amicizia Italia Cuba
-Gino Mirabelli, esule cileno a Genova
– Rodrigo Rivas, giornalista cileno.
Il 7 settembre, presso il circolo di Rifondazione Comunista Bianchini in Piazza Romagnosi si svolgerà altro incontro “Diritti Umani e lotte sociali in America Latina” a cui seguirà la proiezione del film doc “Nostalgia della luce” di Patricio Guzman.
l’11 settembre alle ore 11 in via Allende celebreremo un omaggio al Presidente presso la targa della via a lui intitolata
Eventi organizzati da:
Comunità solidale cilena a Genova
ass Senza Paura
Ass. Naz. Amicizia Italia Cuba
Rifondazione Comunista
Casa dei Popoli APS