Genova. Un fiume di pietre e detriti, con l’asfalto messo a coprire gli scavi che cede sotto il peso dell’acqua. Questo è lo spettacolo a cui in questi giorni hanno assistito impotenti i residenti di salita Angeli, storica e iconica creuza genovese dal 2016 tenuta in scacco da un cantiere legato al rifacimento della rete idrica.
Le foto scattate sul posto parlano da sole: “Giovedì i primi problemi – raccontano gli abitanti che hanno segnalato a Genova24 la situazione – quando l’acqua della pioggia non regimentata ha portato via praticamente tutto il pietrisco usato per il riempimento degli scavi. Un fiume di detriti che si è riversato su tutta la via, otturando completamente tombini e caditoie”.
Poi sabato la “botta finale”: “Durante l’acquazzone l’asfalto ha ceduto, probabilmente perchè sorretto oramai da niente, collassando e sprofondando sotto il suo peso“. Ora il tutto giace disordinatamente in fondo alle fosse aumentando il senso di degrado in cui gli abitanti si sentono abbandonati. “Non sappiamo quando questo cantiere finirà – raccontano – si sono accumulati tanti ritardi, temiamo che questo episodio peggiori la situazione”.
Situazione di criticità più volte raccontata anche su queste pagine: il cantiere, attivo dal 2016,in questi anni è stato operativo a singhiozzo, deturpando una delle creuze più caratteristiche della città, sia dal punto di vista paesaggistico (è infatti vincolata) sia dal punto di vista storico. I detriti, arrivati fino a piazza Di Negro, sono stati poi rimossi: “Sì ma le caditoie, ammesso che funzionino, sono ora tutte otturate, e con l’arrivo delle piogge temiamo che la situazione possa peggiorare. Basta degrado”