"intruso"

Rigassificatore, Fabio Fazio: “Si torna indietro di decenni”. La replica di Toti: “Scelta razionale”

Botta e risposta a distanza tra il conduttore televisivo e il presidente di Regione Liguria sull'impianto che sarà costruito a pochi chilometri dalle coste di Vado

Fabio Fazio

Savona. Continua a infiammarsi il dibattito pubblico sul progetto del rigassificatore di Vado Ligure, con la comunità ligure politica, economica e sociale spaccata in due. In queste ore sul tema è intervenuto anche il noto conduttore televisivo savonese Fabio Fabio, che si schiera contro l’opera: “E così si torna indietro di decenni un rigassificatore a meno di tre chilometri dalla costa… altro che vocazione turistica!”.

Facciamo un gioco: Area marina protetta, spiagge Bandiera blu, turismo e croceristi, Baia della ceramica e rigassificatore. Qual è l’intruso?“. Il presentatore di “Che tempo che fa” usa l’ironia, come è solito fare, per spiegare la sua posizione sull’impianto previsto a meno di 3 km dalla costa savonese.

“Premetto che nessuno desidera un impianto di rigassificazione vicino alla propria città (la nave ora is trova a Piombino ndr) ma tutti, in contemporanea, vogliono avere garantita l’erogazione del gas in casa. La questione, quindi, non è di facile soluzione – sottolinea Fazio sul suo profilo social – Tuttavia, la scelta appare incomprensibile. Ci sono voluti decenni di transizione, perché Savona e il suo litorale passassero dall’essere concepite e vissute come città industriali a territorio turistico. Ora che il percorso è quasi completato, si torna indietro con una manovra che, almeno ai miei occhi, è difficile da comprendere”.

“Trovo difficile conciliare la parola rigassificatore con la ricchezza dell’offerta turistica e ambientale che il territorio ha messo in campo. Trovo quindi curioso ignorare il percorso, che è stato svolto in questi anni”, conclude poi Fazio.

La replica di Toti: “Su Vado scelta razionale, legata a porto e a consumi sistema industriale paese. Fondamentale che sia fatto in piena sicurezza”

“Sempre apprezzando l’equilibrio dei tuoi toni, mi permetto di dissentire dal tuo punto di vista. Innanzitutto il rigassificatore non sarà collocato nel perimetro dell’area marina di Bergeggi, come ho già avuto modo di spiegare ai sindaci interessati. Al contrario, la nave in questione stazionerà in uno spazio di mare dove già oggi sostano ogni anno centinaia di navi, alcune delle quali trasportano materiali ben più problematici del Gnl, gas che, al contrario del più instabile Gpl, comporta pochissimi problemi di sicurezza e quasi nessun problema ambientale”.

Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, commissario di governo per il rigassificatore al largo di Vado Ligure, risponde a Fabio Fazio, critico sul progetto presentato da Snam nell’ambito del Piano energetico nazionale.

“Hai ragione quando parli di Savona come territorio in rapida crescita turistica – prosegue il governatore -. Per fortuna tutta la Liguria cresce come turismo. Ma il turismo, che la mia amministrazione ha sostenuto come nessuna prima, non è, e non può essere considerato incompatibile, con lo sviluppo della logistica e della portualità della regione, altra fonte di reddito e lavoro indispensabile per noi e strategica per il paese e il suo sistema industriale”.

“La Liguria – prosegue Toti – già oggi ospita i principali porti del paese, a Genova, a Spezia, a Savona, a Vado. In questi porti passa la metà della merce in arrivò nel nostro paese e il 50% delle nostre esportazioni. In questi porti arrivano già oggi petrolio, gas, prodotti chimici, che dopo aver stazionato fuori dalle nostre dighe foranee, esattamente come il rigassificatore, attraccano addirittura alle nostre banchine, con procedure di sicurezza collaudate e sperimentate. Ma non solo questo: in alcune delle baie più belle della regione, come ad esempio Riva Trigoso, convivono cantieri navali importanti e turismo. Sestri Levante e la sua Baia del Silenzio sono lì a pochi passi. Ancorato a terra, e non in mezzo al mare – prosegue il presidente Toti – esiste da 40 anni un rigassificatore nel golfo di Spezia: questo non ha impedito a Lerici, Tellaro, Porto Venere, le Cinque Terre di diventare luoghi turistici tra i più frequentati d’Italia.

“E d’altra parte – aggiunge -, come hai già detto tu, il Porto di Vado, il suo terminale petrolifero, il Porto di Savona, tra i più trafficati di Italia, non hanno in questi anni impedito a quella provincia di coltivare la sua vocazione turistica con successo“.

“Come hai detto tu – continua poi Toti -, ognuno di noi consuma ogni giorno gas, che certante è meglio del petrolio e del carbone. E continuerà a farlo, visto che nel 2030 sono previsti consumi per 50 miliardi i metri cubi. Con il gas scaldiamo le case, facciamo lavorare le nostre industrie, in futuro alimenteremo sempre più navi e traghetti”.

Per queste ragioni il presidente Toti sottolinea come la scelta di Vado “non sembra così stravagante, caro Fabio. È la stessa ragione per cui la regione ospita il principale sistema portuale del paese: il gas serve alle imprese e la maggior parte delle industrie si trova nel nord del paese, a pochi chilometri dai nostri porti. Lombardia e Piemonte valgono da soli il 40% del Pil italiano, senza considerare quello della Liguria e del nord dell’Emilia. Da qui la scelta del piano energetico nazionale di posizionare un rigassificatore in Liguria, uno in Romagna a Ravenna, uno in Veneto a Rovigo. Una scelta razionale in relazione ai consumi e del fatto che, trattandosi di navi, necessitano di porti.

L’importante è che tutto sia fatto in piena sicurezza e su questo vigileranno il ministero dell’Ambiente, dove si terrà la procedura di Valutazione di Impatto ambientale, e ben 53 enti di sicurezza che dovranno esaminare la pratica e dare il proprio benestare”.

Secondo il Commissario di governo “è giusto farsi domande e dibattere civilmente sulla qualità delle scelte della politica, ritengo meno giusto, come vedo in questi giorni, certo non da parte tua, alimentare sospetti e paure legate soprattutto alle mancate conoscenze. Resto a tua disposizione – conclude Toti rivolto al conduttore televisivo – per illustrarti anche con maggior dettaglio le questioni di cui si discute, certo che la tua potente voce vorrà essere al servizio della verità e delle necessità di un paese”.

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