Genova. Tre bandi di gara con l’affidamento di tre distinti lotti di interventi ad altrettanti soggetti privati per la pulizia dei tombini e delle caditoie, lo stesso modello adottato dal Comune di La Spezia. È questa la strategia che il Comune di Genova ha messo in atto per le manutenzioni del sistema di reflusso delle acque, illustrata nel dettaglio nel corso del consiglio comunale anche alla luce delle polemiche relative agli allagamenti che si sono verificati per l’allerta arancione di domenica 27 agosto.
“Per le caditoie diventa difficile gestire la caduta di 230 millimetri d’acqua in meno di 24 ore con punte di 60/80 mm in un’ora – ha detto l’assessore comunale alle manutenzioni Mauro Avvenente – D’altronde le tubature sono state dimensionate quando si è sviluppata la città, quindi alcuni decenni fa per quanto riguarda i quartieri collinari, mentre per il centro storico possiamo parlare della sedimentazione di situazioni da centinaia di anni”. Il riferimento è proprio al “fiume” che si è creato nella zona di Soziglia e di Campetto nella notte tra domenica 27 e lunedì 28 agosto, con danni per molte attività commerciali.
“Esaurito il vecchio appalto gestito da Amiu – ha proseguito Avvenente – insieme al vicesindaco Piciocchi si è convenuto di provare un percorso nuovo simile a quello intrapreso nel Comune della Spezia”. Un percorso che prevede la suddivisione del territorio in due macro aree, ognuna assegnata a una specifica ditta in possesso delle strumentazioni e delle attrezzature adeguate alla pulizia delle caditoie, compresi i “braccetti” che le collegano al collettore principale. I lotti sono suddivisi in Municipi II, V, VI, VII (primo lotto), Municipi I, III, IV, IX (secondo lotto). Il terzo lotto riguarda invece la gestione degli autospurghi in situazioni di allerta ed emergenza, che si attivano in occasione delle riunioni del Comitato Operativo Comunale del Comune di Genova, intervenendo su segnalazioni puntuali di eventuali allagamenti con la pulizia delle caditoie incriminate.
Avvenente ha quindi risposo direttamente a uno dei tre consiglieri che hanno presentato interrogazioni sul tema, Mattia Crucioli: “Non è vero, come dice il consigliere Crucioli, che non è stato fatto niente. I tecnici ci riferiscono che, dall’1 all’11 agosto, tutte le caditoie delle strade del centro storico allagate a causa dei nubifragi del 27 e 28 agosto sono state ripulite – ha sottolineato – Gli allagamenti ci sono stati anche a causa della presenza di alcune caditoie tutelate dalla Sovrintendenza in quanto non in fusione di ghisa, ma scolpite nella pietra, quindi con un valore storico meritevole di tutela”. Difficile, ha proseguito l’assessore, intervenire su queste caditoie, ed è per questo che è stato chiesto ad Aster di mapparle, così da capire dove intervenire attraverso la posa di sifoni, come è già stato fatto in piazza Tazzoli, a Sestri Ponente.
“Per contrastare la risalita dalle fogne di ratti che hanno indotto alcuni commercianti del centro storico a tappare le caditoie in prossimità delle loro attività, saranno installate delle valvole di non ritorno – ha aggiunto Avvenente – Facendo un ragionamento più ampio sul patrimonio di caditoie cittadine, che sono 90mila, le stesse saranno punite almeno una volta l’anno. Non sarà un servizio a chiamata, ma di intervento programmato che potrà avere le sue eccezioni ogniqualvolta una caditoia otturata possa causare l’allagamento di un sito sensibile quale una scuola o un poliambulatorio. In questi casi sarà possibile segnalare la situazione a cui verrà data la priorità”.
Quindi un invito ai cittadini a segnalare la presenza di caditoie ostruite usando l’applicazione SegnalaCi: “Ogni cittadino, cliccando sulle caditoie collocate sulla mappa digitale disponibile da ottobre sul sito dell’ente, potrà conoscere le date dell’ultimo intervento di pulizia e di quello successivo, programmato dall’amministrazione. Inoltre, saranno puliti anche i “braccetti”. La geolocalizzazione delle caditoie rappresenta un importante segnale di apertura e trasparenza nell’ambito del confronto continuo con i cittadini che vogliono segnalare le criticità esistenti”.