Genova. Una notte movimentata per Genova e la Liguria con una forte perturbazione che ha colpito la regione, soprattutto nel settore centrale del capoluogo, e che ha scaricato a terra una grande quantità d’acqua capace di creare i soliti problemi di allagamenti dei sottopassi, smottamenti e criticità. Fulminea la ‘reazione’ dei rivi, che sin sono ingrossati rapidamente arrivando a creare qualche preoccupazione in alcuni quartieri. A Reppia, nel comune di Ne, sono caduti 261.2 millimetri di pioggia in 24 ore. Meno rilevanti i fenomeni sullo spezzino e nel ponente della regione.
In città gli interventi dei vigili del fuoco non si contano: come nella scorsa occasione, i sottopassi cittadini si sono allagati dando creando disagi per la circolazione. Chiuso e poi riaperto il sottopasso di via Milano, ma disagi anche a Brin e Staglieno. Nella notte è saltato anche l’impianto semaforico di piazza Corvetto, ripristinato poi nel giro di qualche ora. Danni registrati anche in passeggiata Anita Garibaldi, a Nervi, dove il vento e la pioggia hanno divelto e fatto cadere vasi e arredi. In mattinata è stato interdetto il traffico per allagamenti in via della Superba, mentre si segnala traffico a senso unico alternato in via Berghini. Alberi caduti anche sulle strade del comune di Davagna.
La situazione più critica in via Trossarelli, in Val Bisagno, dove una grossa frana è caduta sulla strada, bloccando il transito di veicoli e pedoni. Al momento si segnalano diverse decine di case isolate, con circa 300 persone coinvolte. Tutta la macchina del soccorso attiva per la rimozione dei detriti e la messa in sicurezza della zona. A crollare sulla carreggiata parte del muro di contenimento del campo sportivo nei pressi della chiesa di San Cosimo, già da tempo segnalato. La viabilità è interrotta, mentre il passaggio pedonale è garantito dalle creuze della zona. Amt ha rimodulato il servizio di trasporto pubblico, con la linea 479 che serve la zona che ferma più a valle.
Durante il temporale, i rivi e torrenti genovesi hanno ‘reagito’ in maniera molto rapida, con innalzamenti di livelli importanti. Su tutti, Fegino, Lupinaro e Geirato. A dar maggior preoccupazione, però, ancora una volta il Bisagno, che nel giro di pochi minuti ha raccolto l’acqua del sul grande bacino idrico, innalzandosi rapidamente: secondo i dati di Protezione Civile, alle 4 aveva raggiunto il primo livello di guardia in zona Molassana, mentre poco dopo lo aveva superato in zona La Presa, a Bargagli.