Genova. Già nei giorni scorsi, con la visita a Genova del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, si era fatto il punto sull’accoglienza dei migranti nel capoluogo ligure. Punto di passaggio, anche in virtù della sua natura di città portuale, ha visto crescere di un migliaio, rispetto all’anno scorso, il numero complessivo di rifugiati e richiedenti asilo, quasi 6000 in tutto.
Numeri che hanno messo in difficoltà la prefettura, alla ricerca spasmodica di posti in struttura, adeguati e sicuri. Ma tra effettiva carenza di soluzioni e le resistenze sul territorio, l’unica opzione per 50 migranti in arrivo nelle prossime ore è stata quella di allestire un campo di prima accoglienza con tende.
Le tende blu sono state montate durante il fine settimana in un’area industriale del porto di Voltri, gli ex cantieri Costaguta. Qui si troverà un hub di prima accoglienza: significa che molti dei migranti in arrivo non si fermeranno in città ma saranno smistati verso altre destinazioni.
La notizia ha creato non poco subbuglio nel quartiere del ponente e nello stesso municipio che, secondo quanto affermato dal presidente Guido Barbazza, non era stato messo al corrente della cosa. La prefettura gestisce autonomamente gran parte della partita della gestione dei migranti – quella relativa ai Cas, centri di accoglienza straordinaria – e in un momento in cui a livello nazionale i numeri sono in costante incremento sta agendo senza tenere conto delle possibili preoccupazioni locali.
Anche il Comune di Genova, che attraverso il sistema Sai si sta occupando di circa 1000 persone tra adulti e bambini, è alla ricerca di nuovi spazi. Dopo l’ultimo picco di arrivi a Lampedusa alla Liguria è destinato il 3% dei migranti, in tutto nei prossimi giorni saranno trasferite nella nostra regione 220 persone.
Intanto la Lega chiede che a Voltri sia istituito un presidio delle forze dell’ordine e sottolinea la necessità di dialogo tra Prefettura e amministrazione locale. “L’emergenza migranti in atto – scrivono l’assessore comunale Francesca Corso e il consigliere regionale Alessio Piana – richiede un doveroso dialogo e condivisione preventiva con i territori a tutti i livelli istituzionali e l’aumento della sicurezza nei pressi delle strutture di accoglienza e, in generale, nell’area dei quartieri cittadini in cui ricadono per mitigare i forti disagi e potenziali pericoli che queste situazioni, purtroppo, inevitabilmente comportano”.
“Prioritario, per il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, è quindi interloquire anche con i municipi genovesi e garantire idonei presidi delle forze dell’ordine sui territori interessati Nel caso di Voltri, occorre istituire un presidio fisso di Polizia e Carabinieri nell’area degli ex cantieri Costaguta, dove sono già state montate le tende per ospitare i migranti in arrivo da Lampedusa”, conclude la nota.
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