Dati

Istat: taglio acquisti industria da -4,5%, crolla anche la spesa alimentare. Coldiretti: “Preoccupante”

"E' il risultato delle difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane, le quali, spinte dai rincari, mettono meno prodotti nel carrello”

Generica

Genova. Il taglio della spesa alimentare degli italiani passa dal commercio all’industria e riduce la produzione di cibo made in Italy e made in Liguria del 4,5%. Un dato che – secondo quanto riscontra la Coldiretti sulla base dei dati Istat circa la produzione industriale a luglio rispetto allo stesso periodo del 2022 – vale più del doppio della media, con un conseguente impatto negativo sul valore complessivo, accompagnato anche a una riduzione dell’alimentare del 2,4% rispetto al mese precedente.

“Una frenata preoccupante – commentano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale – che è il risultato delle difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane, le quali, spinte dai rincari, mettono meno prodotti nel carrello”. Ma non solo: questo è anche un segnale importante dei problemi della filiera produttiva alle prese con l’esplosione dei costi dell’energia e delle materie prime.

“Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole e industriali – continuano Boeri e Rivarossa – al fine di assicurare una più equa distribuzione del valore e tutelare i consumatori e il reddito degli agricoltori dalle pratiche sleali. L’agroalimentare made in Italy e quello made in Liguria hanno dimostrato concretamente la propria capacità di saper cogliere l’opportunità del PNRR e l’incremento dei fondi”.

Più informazioni
leggi anche
panorama genova case palazzi
Gli indicatori
In Liguria i livelli di benessere più bassi di tutto il Nord Ovest: i dati Istat

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.