Genova. “Abbiamo dato a Piantedosi la disponibilità a collaborare per dare un’ordinata risposta a una crisi non risolvibile in pochi mesi“. Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti risponde, a margine della conferenza stampa sul Career Day, sui Centri di permanenza e rimpatrio (Cpr) per i migranti in Liguria.
“La Liguria è una regione di passaggio che ha già sofferto tanto soprattutto sul confine occidentale verso la Francia. Si dovrebbe smettere di fare polemica e di suggerire all’opinione pubblica soluzioni miracolistiche che non esistono. Il flusso migratorio durerà, va affrontato con una serie di misure articolate, certamente i centri per l’espulsione sono importanti, ma lo sono tanto quanto saremo in grado di attivare accordi di reimmissione degli immigrati negli Stati d’origine. Al momento riportiamo indietro solo i cittadini di Tunisia, Egitto e Nigeria, una piccola parte di coloro che arrivano“.
Toti dà la propria ricetta: “Una volta che questi signori sono arrivati, soprattutto per quanto riguarda i richiedenti asilo, credo si debbano attivare politiche di integrazione al di là delle accoglienze temporanee che il governo può dare. Comunque è un tema che riguarda tutto il Paese e tutta l’Europa. Ognuno faccia il suo senza polemiche e senza quelle sindromi ‘non a casa mia’ che accompagnano troppo spesso la politica italiana”.
Il sindaco Marco Bucci, a margine del sopralluogo al Salone Nautico, rivela che si tratta di un’ipotesi remota, al momento, ma che è disposto a collaborare: “Non è una mia scelta. Se il governo mi chiede una cosa, figuriamoci se dico di no: qualunque governo. È un mio dovere istituzionale. Gli spazi li troviamo, ma finora il prefetto non mi ha chiesto nulla”.
Sull’atteggiamento della Francia commenta: “Applica con grande vigore, per rispondere alla propria politica interna e all’opinione pubblica, quegli accordi di respingimento che fanno parte del trattato di Dublino e delle regole che normano la permanenza degli immigrati irregolari. Chiaro che si deve partire rinnovando quelle regole. Un dialogo europeo serrato e una soluzione si cercano da tempo, finora con risultati non apprezzabili. Speriamo che prima o poi tutti si rendano conto che non è un problema italiano ma europeo”.
Intanto ieri la sistemazione di container a Rivarolo per accogliere i minori non accompagnati, ha creato qualche discussione. “Sono polemiche inutili − dice Toti − Genova si sta facendo carico di un numero infinito di minori non accompagnati, molto superiore ad altre zone del Paese in proporzione agli abitanti. Ovviamente sconta il fatto di essere una regione di passaggio, con ricongiungimenti familiari illegali che avvengono. Regione Liguria ha sempre collaborato, siamo a disposizione per quanto possibile, vorremmo fare il meglio per tutti ma cercheremo di fare il possibile per dare la migliore assistenza possibile. Chi poi discetta come sempre senza dare soluzioni alternative lascia il tempo che trova, specula a basso costo su situazioni di grave crisi, non credo che faccia bene né a se stesso né alla politica in generale”.