Genova. Sono proseguite senza sosta le ricerche di Jurii Katerynhyk, l’uomo ucraino di 47 anni ancora disperso dopo essere scomparso tra le onde del mare la sera di venerdì, quando con un amico ha deciso di fare un bagno a Pieve Ligure. Ieri il ritrovamento del cadavere del compagno, Radoslav Zielinski, polacco, 42 anni, il cui corpo è stato recuperato all’altezza di Punta Vagno.
Impegnati nelle ricerche in mare, con natanti ed elicottero, vigili del fuoco e guardia costiera, che sono oggi tornati a battere tutta la costa genovese visto che, con le condizioni meteomarine dei giorni scorsi, le forti correnti delle scorse ore potrebbero aver giocato un ruolo determinante nella dispersioni dei corpi. Le ricerche si sono interrotte poco prima delle 20 di questa sera, e saranno riprese con le prime luci dell’alba.
Una corsa disperata contro il tempo, quindi, con pochissime speranze di lieto fine: secondo le prime ricostruzioni i due uomini, quarantenni, venerdì sera avrebbero deciso di tentare un tuffo in mare presso lo scalo di Pieve Ligure, nonostante le condizioni proibitive del mare. La zona, come è noto, è contornata di scogliere e gli accessi al mare sono ridotti, soprattutto in caso di mare mosso. E’ probabile che i due quindi siano rimasti bloccati in mare, in balia delle onde, con gli scogli a pochi metri.
Oggi, le condizioni del mare erano in miglioramento e i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno potuto continuare la ricerca anche a ridosso delle scogliere: tra le ipotesi, infatti, c’è quella che il corpo del secondo uomo possa essere rimasto incagliato tra gli scogli, dopo esservi stato sbattuto dalle onde