Non è la prima volta

Crolla un pezzo di diga foranea a Pegli davanti al Varenna: il cedimento durante la mareggiata fotogallery

Il 'buco' e ben visibile dalla costa e si aggiunge a quello di fronte alla torre di controllo dello scalo genovese

Crollo diga pegli

Genova. Una parte della diga foranea aeroportuale lungo una ventina di metri ha ceduto sotto la forza della mareggiata che nei giorni scorsi si è abbattuta sulla costa durante l’ultima ondata di maltempo che ha colpito Genova e la Liguria nei giorni scorsi. Il pezzo crollato, ben visibile dalla terraferma, si trova davanti il litorale di Pegli in corrispondenza della foce del torrente Varenna. Secondo le prime ricostruzioni il cedimento sarebbe avvenuto nella notte tra venerdì e sabato.

Al momento non si segnalano criticità legate alle attività di porto e aeroporto. Sul posto in queste ore è stato fatto un sopralluogo da parte della capitaneria di porto che ha documentato la situazione, allertando i diportisti della situazione. Non è la prima volta che qualcosa del genere accade proprio in quella parte di diga: già nel 2010 si era registrato un cedimento di qualche metro della diga. E non è un caso: in quella parte di mare, infatti, come si evince dalle mappe marine, il fondale sarebbe soggetto a continui mutamenti dovuto alla vicinanza con la foce del torrente Varenna, che come altri grandi torrenti liguri, nel corso dei millenni ha depositato una enorme quantità di materiale detritico, scavando più a largo una fossa, tecnicamente chiamata canyon. Il risultato è un estremo dinamismo del fondale, soprattutto in caso di eventi meteo marini estremi.

Un assetto simile – ma in piccolo – a quanto accade con i torrenti Polcevera e Bisagno, che nel fondali prossimi alla loro foce, nel corso di ere geologiche hanno creato un plafond detritico da cui poi discendono i due profondi canyon famosi per le loro caratteristiche che li rendono unici per quanto riguarda il Mar Mediterraneo: lunghi circa 70 chilometri, arrivano fino a 2700 metri di profondità a pochi chilometri dalla costa, con pareti scoscese fino al 50% di pendenza. Caratteristiche per peraltro li rendono preziosi per la biodiversità del Mar Ligure e fondamentali per il nostro Santuario dei Cetacei, garantendo un continuo ricircolo tra acque profonde e superficiali necessario per la risalita del plancton che ‘sfama’ i grandi mammiferi marini.

Crollo diga pegli
Fonte foto www.santuariocetacei.com

Un quadro complesso e che ha ovviamente delle ricadute anche in zona portuale, con fondali dinamici, che in alcuni punti e con determinate condizioni meteo possono diventare instabili. La diga foranea che protegge la pista del Cristoforo Colombo da sempre ha dovuto fare i conti con questo contesto, riportando più volte danni e cedimenti. Se si sbircia su Google Maps, inoltre, è possibile osservare un altro pezzo mancante praticamente di fronte alla torre di controllo dell’aeroporto, in un’area geograficamente a largo della costa compresa tra le foci dei torrenti Chiaravagna e Molinassi.

In serata la nota di Autorità di sistema portuale: “Il cedimento oggetto della segnalazione ha interessato un tratto della diga limitato e di più vecchia realizzazione, già oggetto di monitoraggi a seguito di mareggiate negli ultimi anni. Il ripristino era stato previsto nel novero delle manutenzioni e il progetto esecutivo completato, sarà messo a gara entro i primi giorni di ottobre per un importo pari 1,6 milioni di euro. L intervento tecnico, che durerà all incirca 180 giorni. prevede il ripristino di tre porzioni di diga davanti all l’aeroporto, area non situata in prossimità di banchine operative e interdetta alla navigazione a causa della prossimità all’aerostazione con la sola eccezione delle unità navali dei servizi tecnico nautici”

Foto di Peo Bressan

leggi anche
mareggiata genova
Altre news
Allerta meteo, scatta l’avviso di mareggiata intensa: i divieti e le raccomandazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.