Genova. Corso Marconi completamente chiusa al traffico dal 21 al 26 settembre, per tutta la durata del Salone Nautico, in modo da ricavare ulteriori parcheggi per la manifestazione. La novità è stata annunciata oggi dal sindaco Marco Bucci prima della riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
“Sarà un antipasto di quello che succederà quando avremo il parco in piazzale Kennedy e in quella zona si andrà soprattutto a piedi – ha spiegato il sindaco -. Ora lo facciamo per i parcheggi, Confindustria Nautica è molto felice”. E i genovesi? “Anche loro sono sempre felici del Salone Nautico, nonostante il mugugno, perché porta tanti benefici”.
Lo stop riguarderà entrambe le carreggiate e sarà in vigore solo per i sei giorni della manifestazione. Il traffico da e per corso Italia sarà deviato sugli assi alternativi: via Piave-via Barabino e via Cecchi-via Casaregis. Altra modifica (che invece diventerà definitiva dopo il Nautico) scatterà su corso Aurelio Saffi, dove sarà soppressa la corsia bus al centro nel tratto discendente verso la questura e saranno ricavati altri parcheggi sul margine destro della carreggiata.
A parte il parco della Foce – i cui lavori entreranno nel vivo proprio dopo il Salone Nautico e che sarà completato a ottobre 2024 secondo i termini contrattuali – lo scenario che verrà simulato sarà quello legato al tunnel subportuale che dirotterà su via Barabino i flussi di traffico che oggi scendono dalla Sopraelevata e si riversano su corso Marconi e corso Italia. “Il tunnel schermerà quell’area che diventerà una zona leisure e di passeggio – osserva Bucci -. Si continuerà a transitare, ma non ci sarà più il grande traffico”.
La chiusura di piazzale Kennedy, che garantiva centinaia di posti auto gratuiti, pone però diverse preoccupazioni in tema di parcheggi per residenti e clienti delle attività commerciali. “Genova non è una città costruita per parcheggiare”, si limita a commentare Bucci. Sotto il Waterfront di Levante ne saranno ricavati circa 900, ma saranno lontani dal quartiere e soprattutto non è detto che siano resi disponibili agli abitanti con tariffe dedicate. Soluzioni a questo proposito sono invece allo studio per i 230 posti previsti sotto il nuovo parco.