Sorpresa?

Carcassa di cinghiale tra le case a Quarto: scatta l’allarme peste suina in città

Scattata la profilassi per capire le cause di morte dell'animale. Serena Finocchio: "Situazione fuori controllo"

cinghiale morto peste suina

Genova. Da giorni un odore acre stava letteralmente ammorbando l’aria nei pressi delle abitazioni poste sul ‘confine’ tra spazio urbano e bosco, oggi la prevedibile scoperta: una grossa carcassa di cinghiale in putrefazione è stata trovata a pochi metri dalle finestre delle case, facendo scattare – ancora una volta – l’allarme per la gestione della fauna selvatica in città.

L’episodio è avvenuto a Quarto alta, uno dei quartieri considerati di interfaccia tra ambiente urbano e quello silvano, e che da tempo – molto tempo – è alle prese con la convivenza forzata tra fauna selvatica e umani. Una coabitazione divenuta ancora più ‘difficile’ e ansiogena con il propagarsi – ad oggi senza argini efficaci – della peste suina africana.

Per questo motivo è scattata immediatamente la profilassi del caso: dopo le segnalazioni arrivate da alcuni cittadini e dalla consigliera municipale Serena Finocchio, da pochi giorni in quota Partito Democratico, infatti, l’Asl ha preso in carico il caso, predisponendo la rimozione della carcassa putrescente e l’avvio delle analisi di rito, chiamate a sciogliere i dubbi sulle cause della morte dell’esemplare di cinghiale, su cui, secondo le prime testimonianze – ancora da confermare – non sarebbero state trovate tracce di ferite evidenti.

Partendo dal presupposto che la peste suina non è trasmissibile all’uomo, se e l’autopsia dovesse accertare la presenza del virus nella carcassa, si tratterebbe però del primo caso ‘urbano’ di Psa, con tutte le possibili conseguenze del caso, tra cui restrizioni e divieti di accesso, per una zona molto frequentata da escursionisti e padroni di cani. E soprattutto certificherebbe il paradosso di avere limitazioni alla fruizioni dei boschi in tutta la provincia, quando di fatto il contagio è senza controllo anche “sotto casa”.

“Questo problema non sarà ahimè un caso isolato, è sotto gli occhi di tutti l’invasione di cinghiali sempre più frequente, e a questo punto la situazione è davvero allarmante – commenta Serena Finocchio, che si è subito attivata per chiedere una rimozione rapida come un’altrettanto rapida analisi della carcassa – Regione Liguria fa finta, ormai da troppo tempo, di non vedere il problema ma io credo che il limite sia già stato superato da tempo. Cosa stiamo aspettando, che scoppi una complicata situazione di sicurezze sanitaria? Aspettiamo che ci esca un morto per un attacco di un animale o che possa avvenire ad esempio un grave incidente stradale?”. Domande che si pongono sempre più persone e che ad oggi non ancora trovato una risposta efficace.

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