Genova. Avevano annunciato una nuova manifestazione prima che l’autorità portuale, retta dal nuovo commissario Paolo Piacenza, scongiurasse una volta per tutte la costruzione dei cassoni della nuova diga al porto di Pra’. Non hanno cambiato idea. Anche perché, come ricordato di recente dal sindaco Marco Bucci, a Pra’ ci sarà comunque il cantiere, della nuova diga foranea.
Il Ponente scende di nuovo in piazza “contro ogni tipo di servitù”. Lo fa il prossimo 30 settembre e prova a portare in corteo più dei 5000 cittadini che avevano manifestato il 25 marzo scorso per dire no, appunto, alla fabbrica dei cassoni.
Il programma della manifestazione del 30 settembre è già chiaro. L’appuntamento sarà alle 10 davanti alla stazione ferroviaria di Pra’ per poi proseguire in direzione Levante, verso Pegli. I comitati vogliono ribadire la contrarietà a ogni installazione che sarà fatta sul sesto modulo, il cosiddetto dentino.
Al capo più esterno della fascia di rispetto, alla fine della passeggiata ciclopedonale il cui primo nuovo tratto è stato recentemente inaugurato, sorgerà invece la base logistica della nuova diga. Servirà per lo stoccaggio dei cosiddetti massi guardiani e lavorazioni varie non ancora specificate.
I comitati del Ponente attendono da settimane una commissione municipale specifica sulla questione.
A fine settembre dovrebbe concludersi la verifica di assoggettabilità a cui seguirà la conferenza dei servizi che darà il via libera alla realizzazione dei cassoni della diga a Vado Ligure.