Le scoperte

Dalle lampade di bordo alla prua della Stockholm: svelati i segreti del relitto dell’Andrea Doria

Si è conclusa con successo la spedizione subacquea condotta al largo della costa del Massachusetts sui resti del transatlantico che da 67 anni giace sul fondo dell’oceano

Genova. Nuovi reperti ora in fase di restauro, le prime esclusive immagini della prua della nave Stockholm, un piatto commemorativo posato sul relitto, nuovi elementi per sviluppare applicazioni tecnologiche di supporto alle spedizioni sportive avanzate. È il bilancio della spedizione subacquea condotta al largo della costa del Massachusetts per documentare lo stato di conservazione del relitto dell’Andrea Doria, il transatlantico che da 67 anni giace sul fondo dell’oceano dopo la collisione con la nave svedese Stockholm, avvenuta la sera del 25 luglio 1956. Una spedizione cui ne seguirà un’altra, nel 2024, per svelare anche gli interni.

“Un Lembo di Patria”, questo il nome della missione internazionale coordinata da Phy Diving Equipment con il patrocinio dell’assessorato allo sport del Comune di Genova e di Fondazione Ansaldo, è partita il 18 luglio e per 18 giorni ha indagato non tanto sul passato, ormai noto, quanto sul presente e sul futuro del relitto del transatlantico genovese, considerato ai tempo la nave più lussuosa al mondo.

Tre gli italiani che hanno partecipato alla spedizione: Andrea Murdock Alpini, organizzatore e scrittore, David D’Anna, che è anche il nipote di uno dei sopravvissuti all’affondamento, e Marco Setti, che si si sono immersi nelle fredde e torbide acque al largo dell’isola di Nantucket. Al loro fianco Joe Mazraani, armatore della Tenacious, l’imbarcazione che li ha condotti sino al relitto. Una missione affatto semplice, complice le correnti e la posizione dell relitto, adagiato a 74 metri di profondità. Quello che resta del transatlantico è stato filmato integralmente da poppa a prua con telecamere di ultima generazione, insieme con la prua della Stockholm, la nave svedese che si “piantò” nello scafo dell’Andrea Doria affondando insieme al transatlantico. I resti erano stati rinvenuti nel 2020 durante una campagna di ricerca condotta proprio dalla Tenacious,.

Quasi 67 anni dopo, il 26 luglio 2023, all’ora esatta dell’affondamento, la missione internazionale condotta da Murdock Alpini si è immersa sul relitto per posare sull’Andrea Doria il piatto commemorativo realizzato per l’occasione, dipinto dall’artista varesina Emanuela Rossato come altri 11 piatti. Uno di questi era stato donato all’assessore allo sport del Comune di Genova, Alessandra Bianchi, in occasione della presentazione ufficiale della missione, lo scorso 28 giugno, durante il Grand Finale di The Ocean Race.

Oltre a documentare lo stato del relitto, la spedizione italo-americana ha riportato a galla anche alcuni reperti, attualmente in fase di restauro negli Stati Uniti, che saranno poi donati alla Fondazione Ansaldo e al Galata Museo del Maredi Genova. Tra questi due lampade facenti parti del sistema di illuminazione di bordo, faticosamente tenuto acceso dagli ufficiali di ,acchina e del personale di sottocoperta nelle ultime ore di vita della nave prima del suo inabissamento. Al termine dell’esplorazione subacquea, come omaggio alle vittime della tragedia, sono stati poi lanciati alcuni fiori in mare.

La decisione di organizzare la spedizione nel 2023 non è stata casuale. Quest’anno, infatti, ricorrono il 55esimo anniversario della spedizione di Bruno Vailati, primo documentarista a girare, nel 1968, un film sull’Andrea Doria premiato con il David Speciale di Donatello, e della pubblicazione del libro “Andrea Doria 74” di Stefano Carletti, e il 70esimo anniversario dell’entrata in servizio della nave, avvenuta ufficialmente il 14 gennaio 1953 dopo essere stata varata il 16 giugno 1951.

“Sull’Andrea Doria si è già detto e scritto molto, ma nonostante questo sono ancora tanti gli interrogativi e i punti da chiarire sulla sua tragica fine – ha detto la responsabile degli Archivi storici di Fondazione Ansaldo Claudia Cerioli- senza contare che il ricordo dell’Andrea Doria è ancora fortemente radicato nella memoria dei genovesi e non solo. Per questo motivo Fondazione Ansaldo, che conserva molti materiali sull’elegante transatlantico, oltre ad ampliare la sezione Collezioni e Archivi diffusi grazie ai nuovi e importanti contributi di Murdock Alpini, ha recentemente digitalizzato e pubblicato online sulla propria piattaforma Archimondi dedicata agli archivi digitalizzati della Fondazione nuovi e fondamentali documenti relativi al suo affondamento come la memoria “riservatissima” di Luigi Pazzaglia, primo ufficiale di macchina, e il piano di sistemazione passeggeri con in evidenza gli alloggi e i nominativi delle 45 persone che persero la vita a causa dell’impatto. Ai 45 nominativi presenti nel documento si aggiunse purtroppo anche una bambina milanese di 4 anni, che fu l’unica vittima non dovuta all’impatto iniziale. Suo padre, terrorizzato, per cercare di salvarla, la gettò dal parapetto della nave in una scialuppa di salvataggio. La piccola batté la testa, morendo più tardi in ospedale”.

Nel corso della spedizione sono stati inoltre condotti studi in collaborazione con l’Hyperbaric School Padua, il master in Medicina Subacquea e Iperbarica diretto dal professor Gerardo Bosco dell’Università di Padova, per analizzare gli aspetti fisiologici legati alle lunghe decompressioni a cui si sono sottoposti i subacquei, sia rispetto agli indicatori biologici inerenti lo stress e l’insonnia. Le analisi condotte sui parametri biologici dei sub immersi nelle gelide acque atlantiche serviranno allo sviluppo di nuove teorie di ricerca in ambito medico e a nuove applicazioni capaci di supportare, dal punto di vista tecnologico, le spedizioni sportive avanzate.

La storia dell’Andrea Doria e il suo affondamento

Considerata la più bella nave passeggeri della sua epoca, l’Andrea Doria fu per diversi anni la nave ammiraglia della Marina Mercantile italiana. Costruita nei cantieri navali di Sestri Ponente per conto di Italia – Società di Navigazione e meglio conosciuta nel mondo della navigazione internazionale come Italian Line, la turbonave fu varata il 16 giugno 1951 e fece il suo viaggio inaugurale partendo da Genova il 14 gennaio 1953, al timone il comandante genovese Piero Calamai. Lunga 212 metri, larga 27 e strutturata su 11 ponti, poteva ospitare fino a 1.241 passeggeri e un equipaggio di circa 600 uomini.

Intitolata al celebre ammiraglio Andrea Doria, principe e padre della patria della Repubblica di Genova, l’Andrea Doria affondò nella notte tra il 25 e 26 luglio 1956. Partita dal capoluogo ligure verso New York, dopo una settimana di navigazione, all’altezza del battello-faro di Nantucket, a 200 chilometri dalla destinazione finale, alle 23.10 fu speronata dal transatlantico svedese Stockholm. Un incidente sulla cui dinamica, ancora oggi, aleggiano ancora interrogativi, e che provocò una falla talmente grande nello scafo della nave da farle imbarcare in pochissimo tempo oltre 500 tonnellate d’acqua.

Il bilancio della tragedia fu pesantissimo: 51 morti, di cui 46 passeggeri dell’Andrea Doria, alloggiati per la maggior parte nelle cabine investite dalla prua della nave svedese, e 5 marinai della Stockholm. Il resto dei passeggeri e dell’equipaggio fu messo in salvo anche grazie al supporto della nave francese Île de France. All’Andrea Doria è dedicata una mostra permanente al Galata Museo del Mare, inaugurata nel 2016 come temporanea, che attraverso ricostruzioni di ambienti della nave, tra cui la prora in scala 1:5 e una parte di ponte di passeggiata inclinato a 30°, porta i visitatori a percorrere il ponte proprio come i passeggeri e l’equipaggio dovettero fare per scampare alla tragedia. Il modello di sei metri del “Doria” è poi il ‘gioiello’ dell’esposizione.

Più informazioni
leggi anche
Generico giugno 2023
Avventura
Metà genovese la missione subacquea sul fondo dell’Atlantico per studiare il relitto dell’Andrea Doria
disegni andrea doria
Spettacolo
Al Galata Museo del Mare arrivano 11 disegni inediti dell’Andrea Doria
andrea doria archivio fotografico leoni
L'anniversario
“La notte dell’Andrea Doria”, al Galata la commemorazione a 68 anni dall’affondamento del transatlantico

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.