Ufficiale

Signorini nominato nuovo ad di Iren, per l’autorità portuale di Genova e Savona arriva un commissario

Trovato l'accordo tra i sindaci di Genova, Torino e Reggio Emilia. A palazzo San Giorgio si parla di un "upgrade" per l'attuale segretario generale Piacenza

paolo signorini

Genova. Da qualche giorno non si attendeva altro che l’ufficialità, e questa è arrivata nel pomeriggio di oggi. Il comitato di sindacato dei soci pubblici azionisti di Iren, composto dal sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, da quello di Reggio Emilia, Luca Vecchi e da sindaco di Genova Marco Bucci, hanno preso la loro decisione sulla nomina del nuovo amministratore delegato della multiutility.

Dopo aver analizzato la shortlist presentata da SpencerStuart, società specializzata in cacciatori di teste, i sindaci hanno deciso di indicare come nuovo ad Paolo Emilio Signorini, già presidente (in scadenza) dell’Autorità di sistema portuale di Genova e Savona. Il nuovo amministratore delegato, che prende il posto di Gian Vittorio Armani (che ha scelto il passaggio ad Enel), sarà cooptato nel consiglio di amministrazione durante la prossima seduta.

Non è un fulmine a ciel sereno. Ormai da mesi era nota la volontà di Bucci, a cui a questo giro spettava di fatto la decisione anche in forza del 18% delle azioni in carico al Comune, di collocare Signorini ai vertici della società che, nei prossimi anni, sarà impegnata su Genova in questioni potenzialmente strategiche, dai progetti sul ciclo dei rifiuti a quelli legati a un possibile dissalatore.

“Il confronto tra i sindaci si è svolto in un contesto di piena collaborazione, totale condivisione e unità di intenti e di vedute circa il futuro dell’azienda – si legge nella nota – Paolo Signorini sarà chiamato a portare avanti gli sfidanti obiettivi delineati dal piano industriale di Iren, che poggia sui pilastri della transizione ecologica, della qualità del servizio e dello sviluppo dei territori”.

Una scelta di continuità rispetto al passato management e con un orizzonte temporale tuttaltro che infinito, 18 mesi, con una conferma non scontata alla fine.

Signorini, si legge ancora nella nota, lavorerà in sinergia con il presidente Luca Dal Fabbro e con il vice Moris Ferretti “per analizzare al meglio lo scenario competitivo e i bisogni dei territori, in modo da rendere ancora più efficace l’azione della multiutility”.

La distribuzione delle deleghe è stato uno dei meccanismi che ha permesso d’altronde di sbloccare l’impasse sul nome di Signorini, che ha un alto profilo manageriale nel settore pubblico ma non in ambiti industriali né in società quotate in borsa.

“Al fine di agevolare l’ingresso del nuovo ad in una consiliatura già avviata – prosegue appunto la nota – il comitato suggerisce alla società di assegnare una specifica responsabilità al presidente nell’area della finanza e delle relazioni con gli investitori oltre al permitting e alle relazioni con le autorità di regolazione, e di conferire al vice presidente una responsabilità nell’area del personale”.

Il passaggio in Iren di Signorini porta con sé la questione del commissariamento dell’Autorità di sistema portuale di Genova e Savona, peraltro in una fase delicatissima tra piano regolatore portuale da mettere a punto e grandi progetti come quello della nuova diga foranea di Genova, quello del rigassificatore a Vado o ancora del tunnel subportuale per il capoluogo ligure.

Al momento in pole, al posto del presidente uscente, c’è una soluzione interna ossia la possibilità di un upgrade per l’attuale segretario generale Paolo Piacenza.

Marco Bucci però potrebbe assumere il ruolo di commissario per la realizzazione della diga foranea. L’alternativa è, al momento, il commissario del Terzo valico Calogero Mauceri.

In serata sono arrivate a Signorini le congratulazioni del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: “Rivolgo le mie congratulazioni e gli auguri di buon lavoro a Paolo Emilio Signorini al vertice di Iren. Sulle sue qualità umane, professionali e gestionali non ho alcun dubbio, avendo lavorato fianco a fianco per oltre un anno quando ha ricoperto l’incarico di Segretario Generale della Regione. Sono certo che saprà sin dall’inizio dare impulso a tutto quanto serva per guidare al meglio l’azienda“.

Voglio ringraziare Signorini per lo straordinario lavoro alla presidenza dei porti di Genova e Savona: grazie alla sua lungimirante e autorevole guida – afferma – i nostri scali hanno registrato in questi anni una crescita costante di traffici merci e passeggeri, nonostante la complessità dello scenario internazionale. Il suo impulso è stato determinante per l’avvio dei lavori della nuova diga foranea, che proietta definitivamente il porto di Genova nel futuro“.

Senza contare gli ingenti investimenti realizzati e i progetti portati a termine per rilanciare il principale scalo del Paese: dall’elettrificazione delle banchine all’adeguamento di Calata Bettolo, dal ripristino del terminal traghetti a Vado Ligure alla sistemazione della viabilità di accesso al porto. La rotta per lo sviluppo dei due scali è tracciata e siamo certi – conclude il presidente – che il ministero delle Infrastrutture in accordo con Regione e Comune saprà scegliere la strada migliore per dare continuità alla governance e garantire il rispetto dei tempi per le molte opere strategiche che interessano lo scalo“.

Sulla nomina anche il commento di Cristina Lodi, consigliera comunale genovese del Pd, contraria all’ipotesi di un commissariamento dell’autorità portuale: “No all’ennesimo commissariamento! Ci sono 30 cantieri circa in ballo tra cui la costruzione della diga foranea stessa per oltre un miliardo a fondi Pnrr con scadenze alle porte, il nuovo terminal Bettolo, la realizzazione del tunnel sub portuale , i nuovi collegamenti ferroviari con il terzo valico e la dibattuta questione del trasferimento depositi chimici che richiedono un forte e solido ruolo non certo espresso da un commissario anche se a Genova siamo abituati a questa non comprensibile consuetudine.Perché ancora una volta la dietrologia della politica renderebbe tutto transitorio e “urgente” invece che “stabile” e “coerente” all’interno di una programmazione a lungo termine che solo una carica non provvisoria può garantire. Il sistema portuale del Mar Ligure Occidentale ha bisogno di continuità e stabilità nonchè di prospettiva. Aspetto e spero che presto in Commissione Consiliare a Tursi per parlare di tutte le questioni portuali in sospeso arrivi un Presidente e che la politica non si nasconda ma si assuma le responsabilità del caso perché la città di Genova non si merita altro che questo“.

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