Genova. Il prossimo 21 agosto 2023 scatta l’obbligo di utilizzare il nuovo “tachigrafo intelligente” come previsto dal Regolamento di Esecuzione (UE) 2021/1228.
Su questo argomento interviene il direttivo di Fai Liguria: “Questo obbligo sta avendo l’unico effetto di limitare la vendita di mezzi pesanti non ancora conformi alla normativa. – spiega il vicepresidente di Fai Liguria Claudio Sensi – L’obbligo del tachigrafo intelligente dal 2023 su tutti i nuovi mezzi pesanti immatricolati è oggettivamente incompatibile con i tempi necessari per l’omologazione, per il rilascio e per il montaggio dell’apparecchiatura sui veicoli commerciali, a causa dei problemi di disponibilità dei prodotti software finali e delle relative procedure omologative.”
Il regolamento di esecuzione Ue 2021/1228 stabilisce le disposizioni per l’applicazione della direttiva dell’Unione Europea relativa ai requisiti minimi di sicurezza per la circolazione stradale dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, nonché per la prevenzione della frode sui chilometri degli automezzi. Il regolamento stabilisce, tra le altre cose, i requisiti tecnici minimi per la registrazione di dati relativi alla velocità, alla posizione e all’attività dei veicoli commerciali pesanti. Inoltre fissa i dati registrati debbano essere conservati in modo sicuro e accessibile per almeno due anni.
Tale regolamento si applica ai veicoli commerciali pesanti di categoria N2 e N3, ovvero i veicoli con un peso massimo superiore a 3,5 tonnellate, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale e prevenire il mancato rispetto dei tempi di guida e riposo con i veicoli commerciali pesanti.
“Tuttavia i rivenditori di tutta Europa per cause indipendenti dalla loro volontà – precisa Claudio Sensi – non potranno consegnare per quella data ad operatori e clienti un veicolo commerciale nuovo conforme alla normativa. Questo intralcio di natura meramente burocratica finisce per rallentare il processo di rinnovamento del parco veicolare dell’Unione, sul quale tutti i soggetti della filiera sono impegnati con importanti investimenti per raggiungere l’adeguamento tecnologico, la sostenibilità ambientale della logistica e la sicurezza stradale”
“Per le imprese di autotrasporto è fondamentale una proroga – continua l’altra vicepresidente di Fai Liguria Roberta Valbonesi – perché alcune si trovano a ritirare nuovi mezzi con il tachigrafo attuale e il costo per l’adeguamento ai nuovi tachigrafi è a carico dell’acquirente. La cosa assurda è che fa fede il giorno dell’immatricolazione e non quello dell’ordine alla casa costruttrice, nonostante sia noto che gli ordini risalgono a diversi mesi fa.”
“Sollecitiamo alla Commissione europea una proroga di qualche mese – questo l’appello di Fai Liguria – con il necessario senso di responsabilità e la palese urgenza che una simile criticità richiede.”