Genova. Una pranzo solidale in trattoria, aperto (e offerto) a tutte quelle persone in difficoltà economica che in questi mesi e in questi anni hanno visto peggiorare la loro vita per una causa o per l’altra. Questo è l’evento organizzato per domenica 3 settembre ancora una volta presso la trattoria pizzeria Botto di via Struppa 21 rosso, in Val Bisagno.
“Ho organizzato un pranzo per persone in difficoltà, dove ci saranno sia senza fissa dimora
sia famiglie con bambini in grave difficoltà economica – sottolinea William Galles, titolare del locale – Questa mia volontà nasce pur sapendo che non sarà un pranzo offerto a cambiargli la vita, ma come tutti sappiamo molti vivono nell’invisibilità e nell’abbandono, molti sono soli e lo sono in tutti i sensi. Credo che questo possa almeno in minima parte farli sentire delle ‘persone’ e non dei semplici senza tetto“.
L’intento quindi è quello di regalare una domenica quasi in famiglia, soprattutto sul finire di quella stagione, l’estate, che per gli ‘invisibili’ è spesso molto dura: “Vorrei che possano pensare e provare che non per tutti sono invisibili, magari ascoltando le loro storie qualsiasi esse siano, o semplicemente mangiandosi qualcosa in un ambiente che non sia una mensa. Credo sia giusto e bello così, e vivere un po’ senza barriere”.
Questa iniziativa non è la prima che vede come protagonista il bar ristorante Botto, divenuto negli anni riferimento per tutta la vallata: “Ho fatto sempre eventi di beneficienza dove prima donavo l’incasso per intero – racconta William – Ora la mia scelta si è concretizzata sul offrire un momento diverso a persone che non possono permetterselo. Stare in compagnia e raccontare ognuno le proprie storie”. Il tutto davanti ad una tavola imbandita, con ‘le gambe sotto il tavolo’, e nelle mani di una delle più rinomate cucine della Valbisagno e non solo.
Ma l’iniziativa non si ferma qua: l’occasione sarà anche quella di raccogliere beni di prima necessità, vestiti e giocattoli per le famiglie e le persone in difficoltà: “Ho già raccolto un po’ di doni, soprattutto tanti giochi – spiega rilanciando l’appello – Se vi farà piacere lasciare per loro qualche dono che siano conserve alimentari o abbigliamento, potrete imbustarlo e lasciarlo nel locale magari anche con una piccola dedica”. In Valbisagno la solidarietà passa anche dalla tavola.