Il delitto

Omicidio di Santa Margherita, Frisinghelli accusato di omicidio volontario. Mercoledì l’interrogatorio

Il 58enne ha sostenuto da subito di avere accoltellato Alessio Grana per legittima difesa, ma gli inquirenti vogliono vederci chiaro

alessio grana sergio frisinghelli

Genova. Una reazione estrema per difendersi, o frustrazione ed esasperazione deflagrati in un atto di violenza? Che cosa ha portato alla morte Alessio Grana, il 35enne ucciso a coltellate da un vicino di casa, il 58enne Sergio Frisinghelli, la sera di sabato? Per gli inquirenti il quadro non è ancora chiaro, e il fascicolo sul tavolo del pm Luca Scorza Azzarà è attualmente aperto per omicidio volontario.

Se è vero infatti che Grana si è presentato alla porta di Frisinghelli brandendo un bastone e ha iniziato a prendere a pugni la porta, tra le urla, è altrettanto vero che Frisinghelli quella porta l’ha aperta, e che il colpo mortale al 35enne non è stato sferrato dentro l’appartamento, ma all’esterno, sul pianerottolo. Grana, insomma, non è entrato con la forza nell’abitazione di Frisinghelli, che avrebbe potuto – ipotizzano gli inquirenti – restare all’interno e chiamare il 112.

Ed è la sequenza temporale del delitto che vogliono accertare i carabinieri del nucleo investigativo di Genova e della compagnia di Santa Margherita, coordinati dal pubblico ministero Luca Scorza Azzarà, fondamentale per capire se, come sostiene Frisinghelli, la coltellata è stata sferrata per difendersi dalla furia di Grana e non con l’intento di uccidere, o se è stata invece inferta per la rabbia e l’esasperazione causate da mesi di litigi, molestie e scontri con il 35enne.

Un clima di tensione confermato da tutti i residenti della palazzina di via Costamezzana, che si sono subito schierati in favore di Frisinghelli. Grana, hanno ribadito agli inquirenti, era noto in città per il temperamento instabile e aggressivo, e nel corso dei mesi si erano ripetute le segnalazioni sia alle forze dell’ordine sia ai servizi sociali.

Gli investigatori vogliono capire, in particolare, se Frisinghelli abbia inseguito Grana per poi colpirlo con un coltello da caccia che teneva a casa. L’uomo, giardiniere e dj molto conosciuto a Santa Margherita anche per il suo lavoro volontario nella protezione civile, ha detto sin da subito di avere agito nel tentativo di difendersi da Grana, che impugnava un bastone ed era molto agitato. Nessuno, però, ha assistito ai fatti e può confermare la versione di Frisinghelli. A fare chiarezza potrebbe essere l’interrogatorio di Frisinghelli, fissato per mercoledì online.

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