Appoggio

No Skymetro, Legambiente promuove la proposta per il tram in Valbisagno: “Il Comune ci ripensi” fotogallery

"Tursi riapra un ragionamento coi cittadini, i fondi possono tranquillamente essere trasferiti al tram"

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Genova. Legambiente appoggia la proposta per il tram in Valbisagno firmata da Rinaldo Mazzoni e Vincenzo Cenzuales e pubblicata ieri dal comitato Opposizione Skymetro – Valbisagno Sostenibile, “una proposta studiata, precisa, approfondita, e decisamente più seria del progetto preliminare per lo Skymetro del Comune di Genova”.

“È una proposta che dimostra quanto sarebbe importante coinvolgere i cittadini nella progettazione e nelle decisioni, perché è dalla condivisione delle idee che nascono le proposte migliori – spiega Stefano Bigliazzi di Legambiente Liguria ricordando come nel 2011 anche il Comune di Genova aveva lanciato tramite un progetto partecipato l’idea del tram per la Valbisagno.

“Non dimentichiamoci – prosegue Bigliazzi – che costruire il tram in Valbisagno era nel programma con cui si era presentato ed è stato eletto il sindaco Bucci nel 2017: non è quindi un derby destra-sinistra, è un ragionamento comune che dovrebbe coinvolgere tutti gli abitanti della valle se non tutti gli abitanti della città”.

Legambiente Liguria si augura “che il Comune di Genova riapra il ragionamento con la cittadinanza su quale sia la soluzione migliore per risolvere i problemi della Valbisagno: traffico, rischio idrogeologico, condizioni di vita degli abitanti”.

Secondo il comitato pro-tram, lo Skymetro potrebbe far guadagnare al massimo 10 minuti di tempo rispetto all’alternativa, ma questo tempo verrebbe speso per arrivare alle fermate della metropolitana, situate dalla parte opposta del Bisagno e molto più lontane dalle zone abitate rispetto a quelle del tram: “In cambio peggiorerebbero le condizioni di vita di tutta la valle e aumenterebbe notevolmente il rischio di alluvione. Il tram renderebbe la vita più sicura, più serena, migliorerebbe la situazione del traffico e non creerebbe alcun problema idrogeologico”.

Sempre secondo la proposta di Mazzoni e Cenzuales, i lavori per la tranvia potrebbero concludersi al massimo in tre anni fino a Prato mentre “per lo Skymetro, guardando il piano di finanziamento dell’opera, si prevedono lavori per quattordici anni dal 2022 al 2036 e soltanto per arrivare a Molassana, mentre per proseguire a Prato c’è solo una fumosa promessa e nessun finanziamento.  Quindi, se si iniziassero i lavori nel 2024, il tram finirebbe a Prato nel 2027 mentre lo Skymetro finirebbe a Molassana nel 2038″.

“Invitiamo il Comune a riaprire il ragionamento con i cittadini, ricordando che i fondi statali non sono riservati allo Skymetro ma alla mobilità sostenibile e potrebbero tranquillamente essere trasferiti al tram e coprire il costo di una tratta di tram molto più ampia, che comprenderebbe l’intera Valbisagno fino a Prato ed anche altre tratte cittadine”, conclude Stefano Bigliazzi di Legambiente Liguria.

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