Genova. “Le battute sul cambio di casacca? Non mi disturbano. La mia storia politica inizia da prima di conoscere il presidente Toti, io so che da quando ho iniziato il percorso da amministratrice pubblica sul mio territorio ho portato dei ‘+’ e non dei ‘-‘, so che posso guardare negli occhi i lavoratori che scaricavano il carbone in porto perché oggi non sono disoccupati, tutto il resto non mi interessa”.
Monica Giuliano, sindaca di Vado Ligure ancora per qualche giorno – si dimetterà mercoledì durante il consiglio lasciando il secondo mandato con qualche mese di anticipo rispetto alla scadenza naturale della prossima primavera – risponde così alle polemiche sulla sua nomina a commissario dell’Agenzia regionale per i rifiuti (Arlir), nomina ufficializzata oggi con il decreto firmato dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
Le polemiche sono quelle del centrosinistra, in particolare del Pd, che ha attaccato Monica Giuliano per un “cambio di casacca”, e per avere ottenuto sostanzialmente la nomina a commissario come risarcimento in cambio dell’accettazione di nuove servitù sul vadese, dalla fabbrica dei cassoni per la nuova diga al rigassificatore.
Anche il governatore Giovanni Toti tiene a replicare a questi attacchi: “Chi sostiene questo genere di ragionamenti è una razza di amministratore pubblico di cui auspico l’estinzione – ha affermato – Monica Giuliano ha il merito di avere convogliato nel suo Comune, un Comune secondario rispetto ai capoluoghi di provincia, strutture e opere strategiche grazie alla capacità di gestire la transizione, questa non è una colpa per cui essere risarciti, semmai è un merito per cui arriva un riconoscimento”.
Ad ogni modo, da lunedì inizia il nuovo lavoro di Monica Giuliano. Il commissario, oltre a essere rappresentante legale dell’agenzia, avrà il compito di effettuare la ricognizione complessiva delle attività, del personale, dei beni e delle risorse finanziarie e strumentali necessarie per lo svolgimento delle funzioni dell’Arlir, oltre che di svolgere tutte le azioni necessarie per avviare e dare piena operatività all’ente stesso.
Il commissario resterà in carica fino alla nomina di un direttore operativo (ruolo che non potrà essere rivestito dalla stessa Giuliano) e quindi alla costituzione di un’agenzia vera e propria di lungo periodo.
“In questo momento serviva una figura coerente, competente e capace in grado di capire quali sono le esigenze impiantistiche in Liguria – afferma l’assessore all’Ambiente Giacomo Giampedrone – ricordo che il Comune di Vado ospita la discarica di servizio, di fatto, della Liguria che quella di Boscaccio e che anche quando era presidente di Provincia lavorò per arrivare a un obbiettivo”.
La funzione primaria dell’Arlir, secondo la volontà della Regione, è traguardare la realizzazione degli impianti previsti dalla pianificazione di settore per la chiusura del ciclo a ponente e levante, coordinando tutte le procedure necessarie. Oltre a questo, l’agenzia si occuperà della gestione del sistema di regolazione tariffaria e del controllo sui costi, come previsto dall’Autorità nazionale Arera.
L’affidamento e la gestione dei servizi di raccolta rimarranno invece di esclusiva competenza degli enti locali territoriali, così come richiesto nelle interlocuzioni dei mesi scorsi anche dal Comitato delle Autonomie Locali.
“L’agenzia è il braccio operativo che concretizzerà il piano regionale di gestione dei rifiuti per arrivare alla chiusura del ciclo e rendere così la Liguria autosufficiente, e l’obiettivo finale – aggiunge Toti – è arrivare in prospettiva a una riduzione della Tari a carico dei cittadini”.