Genova. “A seguito dei recenti eventi climatici che hanno visto forti piogge abbattersi sulla nostra città, la via San Pantaleo si ritrova, ancora una volta, sommersa di fango. Nonostante l’instancabile impegno dei residenti, che hanno lavorato fino a tarda sera per ripulire la zona, è evidente che tale situazione è diventata insostenibile”.
Con queste parole inizia il lungo comunicato stampa diffuso questo pomeriggio dal Comitato di Sant’Antonino, il piccolo borgo sulle alture di Staglieno, ancora una volta colpito dal dissesto idrogeologico a seguito delle forti piogge della scorsa allerta meteo, con strade chiuse al transito, muretti crollati e allagamenti.
“La necessità di un intervento esterno nella pulizia e manutenzione della strada è ora più pressante che mai – scrivono soprattutto per evitare ulteriori e prolungate chiusure. La via che collega Sant’Antonino a Via Carso non solo rappresenta un’arteria cruciale per chi vi abita, ma è anche una passeggiata apprezzata da molti genovesi. Negli anni passati, ciò che ha sorpreso è la mancanza di attenzione da parte delle istituzioni verso l’urgente necessità di interventi sulla strada, anche oggi questa mancanza è confermata nei fatti“.
“È fondamentale un progetto tecnico/ambientale che assicuri una corretta raccolta delle acque a monte e un monitoraggio accurato delle aree geologicamente vulnerabili – rilanciano i residenti – La soluzione non è chiudere la strada, ma piuttosto migliorarla attraverso prevenzione e interventi mirati. È con dispiacere che sottolineiamo come, nonostante un sopralluogo effettuato il primo febbraio 2021 con l’assessore Campora ed i tecnici della Ferrovia Genova-Casella, gli interventi migliorativi promessi non abbiano visto alcun segno di progresso. Anzi, dopo tutti questi anni, la situazione è rimasta invariata, con i detriti della ferrovia che ancora una volta sono finiti in strada, l’unica operazione effettuata e richiesta dal Comune ad AMIU Bonifiche, è stata (tragicamente) quella con la più bassa priorità – la bonifica parziale della discarica tra Sant’Antonino e San Pantaleo – sostanzialmente inutile in quanto appunto “parziale”, nonostante i molti quintali di rifiuti rimossi; un tentativo inservibile di contentino, economicamente privo di senso logico, a fronte di richieste sostanziali rivolte alla sicurezza dei cittadini”.
“Pertanto, permangono e si aggravano i problemi legati alla sicurezza della strada che, se correttamente gestiti quando segnalati, avrebbero consentito ai cittadini una vita ed una fruibilità della strada vicine alla normalità, mentre ora in emergenza tutto sarà più difficile. Segnaliamo che dalla ferrovia a seguito di piogge consistenti si riversano sempre quantità ingenti di detriti e che un gabbione di pietre in bilico sul versante di Sant’Antonino si muove ogni volta un pochino di più verso la strada – sottolineano nel comunicato – Dobbiamo aspettare un incidente grave per intervenire? Chiediamo un’azione immediata per risolvere questa situazione critica e per proteggere gli interessi e la sicurezza dei residenti e dei visitatori”.