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Inquinamento, a Genova due superamenti della soglia di ozono: ecco gli effetti sul sistema respiratorio

A Pegli valori sopra il limite dei 180 microgrammi al metro cubo: come si forma e quali danni provoca agli esseri umani

superamento ozono

Genova. Ancora due superamenti della soglia d’informazione di ozono a Genova. Ieri la centralina di via Ungaretti a Pegli ha registrato una concentrazione di 186,46 microgrammi per metro cubo alle 12.00 e 180,83 microgrammi per metro cubo alle 15.00. La soglia di legge è fissata a 180 microgrammi per metro cubo.

Di conseguenza sono scattati gli avvisi sui pannelli luminosi in città che invitano a “limitare l’esposizione”. L’ozono è infatti un gas in grado di irritare il sistema respiratorio, con effetti anche dolorosi in caso di esposizioni prolungate, ridurre la funzione polmonare e quindi appesantire l’attività fisica all’aperto, aggravare l’asma e altre patologie respiratorie. È potenzialmente dannoso per persone, animali e piante.

L’ozono è un cosiddetto “secondario puro“: non esiste cioè una sorgente di ozono, ma questo gas (prezioso a livello troposferico nel bloccare la radiazione ultravioletta ma nocivo negli strati più bassi) si forma direttamente nell’aria che respiriamo dall’interazione di altre sostanze, cosiddette “precursori”, combinate dall’azione della radiazione solare che favorisce le reazioni fotochimiche indispensabili alla sua formazione.

Quest’anno si sono già verificati superamenti nei mesi estivi. Proprio le condizioni meteo sono determinanti: in particolare l’aria secca degli scorsi giorni e la scarsa ventilazione favoriscono l’aumento della concentrazione di ozono, che talvolta si manifesta a decine di chilometri di distanza delle sorgenti dei precursori.

I valori in Liguria possono essere consultati in tempo reale sul sito di Agenzia (tutti gli orari espressi in ora solare) o sul bollettino che Arpal emana quotidianamente, validando i dati misurati il giorno prima.

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