Genova. E’ una piccola arteria di collegamento tra il quartiere del Lagaccio e quello di Oregina, una delle tante creuze e scalinate della zona, ma è l’unica strada carrabile che consenta l’accesso di ambulanze e mezzi di soccorso e mezzi di servizio per il popoloso isolato di via Sapri.
Il tratto iniziale di via Sapri, nei pressi della Fratellanza, a valle del civico 14 di salita Oregina, è franato nella notte tra domenica e lunedì in seguito alle forti piogge.
La mattonata è interrotta da un quantitativo ingente di fango, massi e vegetazione estirpata dal versante. Per i pedoni è possibile aggirare l’ostacolo con una breve deviazione ma se qualcuno avesse bisogno di un’ambulanza o se ci fosse un incendio (è capitato poche settimane fa) sarebbe un grave problema riuscire a raggiungere in breve tempo la zona.
Il municipio Centro Est sta valutando l’entità dello smottamento e la stabilità del versante, invaso dalla vegetazione. Per ora non si conoscono i tempi precisi di una messa in sicurezza né tanto meno quelli della riapertura.
“Sicuramente la situazione è tenuta sotto controllo e si interverrà prima possibile – spiega il presidente del municipio Andrea Carratù – forse bisognerà attendere che prima si risolvano problemi prioritari come la riapertura dei sottopassi sulle arterie principali della città, ad esempio, per quanto riguarda l’arrivo delle ambulanze, fortunatamente gli operatori possono arrivare fino all’imbocco e poi percorrere a piedi il tratto restante, come accade d’altronde in gran parte dei vicoli del centro storico”.
Nell’immediato bisognerà portare via il materiale franato poi si tratterà di puntellare il versante con delle palizzate. Per ora gli uffici tecnici del Comune si sono occupati di transennare l’area con del nastro bianco e rosso e di apporre alcuni cartelli. Tra questi l’invito ai cittadini a non utilizzare i bidoni della spazzatura collocati in cima a via Sapri perché non potranno essere raggiunti e svuotati. I contenitori dell’immondizia, peraltro, sono già completamente intasati e i rifiuti sono stati abbandonati anche per strada.
Non è l’unico danno registrato tra Oregina e Lagaccio dall’inizio dell’evento meteo di queste ore. Nella giornata di domenica un muro era crollato in via Ai Prati di Oregina, nei pressi del campo sportivo. Polemiche da parte dei residenti che da lungo tempo denunciavano le condizioni precarie del manufatto.
Sempre nel quartiere di Oregina delicata anche la questione del cedimento di un terrapieno nel nuovissimo parcheggio in via Del Lagaccio, sotto il ponte Don Acciai, cedimento dovuto all’allagamento e al drenaggio di acqua e fango dal versante retrostante lo stesso parcheggio.
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