Genova. Forse non è un caso che la novella poco lieta sia stata affidata a un’impersonale risposta scritta. Nonostante il “tecnichese” del documento è stato chiaro fin da subito che l’elenco delle lavorazioni in atto e previste al Sesto modulo del porto di Pra’ includevano anche i tanto osteggiati cassoni della nuova diga.
A qualche ora dall’annuncio in consiglio comunale, e in attesa che anche altre autorità confermino il piano (in primis palazzo San Giorgio), tra i comitati del ponente torna a montare la rabbia. Dieci le realtà che la scorsa primavera avevano portato in piazza circa 5000 cittadini contro “le nuove servitù” e che adesso scaldano i motori per una nuova protesta.
Nell’ultima seduta del consiglio comunale prima della pausa estiva la consigliera del Partito Democratico Rita Bruzzone ha domandato cosa stessev accadendo sul limite ovest del terminal portuale praino. La risposta, scritta, è stata letta in aula rossa dall’assessora Francesca Corso, al posto dell’assessore allo Sviluppo portuale Francesco Maresca, assente.
Tra le attività previste nell’area portuale del sesto modulo di Pra’ viene riportata la voce “esecuzione cassoni piccoli”, ipotesi scongiurata dalla politica di centrodestra, in primis dal vice ministro ai Porti Edoardo Rixi ma, in tutta onestà, prospettata dal presidente dell’Autorità portuale Signorini durante l’ultimo incontro in municipio Ponente. I “piccoli” cassoni che non saranno costruiti a Vado potrebbero essere tra gli 11 e i 15.
A preoccupare i cittadini del ponente è anche la possibilità che l’infrastruttura che sarà realizzata per i cassoni non sia temporanea ma che si configuri come grimaldello per l’utilizzo e l’ampliamento del Sesto modulo. L’amministrazione comunale più volte ha escluso questo rischio, evidenziando il progetto del “parco delle dune” per la fascia di rispetto. Ma ormai i comitati sono scettici di fronte alle promesse.
La fabbrica dei cassoni a Pra’, per quanto possa essere dei “piccoli cassoni”, è motivo di imbarazzo per il presidente del municipio Guido Barbazza, centrodestra ma per anni referente degli stessi comitati. LO stesso municipio mesi fa aveva votato una mozione contro l’arrivo di nuove servitù.