Genova. “Una sola certezza, anzi due. Uno: stazioni della metropolitana sopraelevata nell’alveo del Bisagno. E due: disarmante lontananza dalle reali esigenze dei cittadini. Tutto il resto è fuffa, si basa come al solito su rendering e studi di fattibilità, quando in realtà servirebbe un progetto concreto. Al netto di ciò, ribadiamo: lo Skytram non è la risposta alla mobilità cittadina. Lo è invece il tram e come M5S appoggiamo le proposte che traguardano questa soluzione perché è la vera alternativa al progetto degli assi di forza. Rivediamo le priorità e soprattutto evitiamo storture come l’emendamento fatto votare da Toti e cucito su misura per soddisfare i sogni di Bucci. Aver modificato una legge regionale (la 3 del 2011, aggiornata al 2015) che giustamente prevedeva una fascia di inedificabilità assoluta pari a 10 metri dall’alveo dei corsi d’acqua, stabilita a livello nazionale da una legge del 2006, è pura follia”.
Così, con tutti i pentastellati genovesi, il deputato del M5S e componente della IX Commissione trasporti Roberto Traversi, primo firmatario di un’interrogazione presentata ai Ministeri competenti (Ambiente e Infrastrutture e Trasporti) per sapere “se la deroga regionale introdotta sia conforme alle norme di pianificazione dell’Autorità di Bacino distrettuale e se tale norma non rischia invece di compromettere la sicurezza dei cittadini, delle infrastrutture e dell’ambiente in situazioni di pericolo connessa a fenomeni meteorologici estremi come le bombe d’acqua, sempre più frequenti e intense”.
Nell’interrogazione, Traversi chiede inoltre se non sia il caso di dare corso “ad azioni di verifica in merito alla fattibilità tecnica dell’opera, avviando opportune e cautelative azioni di verifica in merito alle reali condizioni di sicurezza”.