Rincari

Case per studenti fuorisede, cresce l’offerta a Genova: 322 euro in media per una singola

L'indagine di Immobiliare.it: prezzi in aumento del 10%, ma a Milano si paga sempre il doppio. Pavia e Pisa fanno concorrenza alla Superba

panorama genova

Genova. Nell’estate dei rincari salgono anche i prezzi delle case in affitto per gli studenti universitari fuorisede in cerca di sistemazioni per il prossimo anno accademico. Il fenomeno riguarda anche Genova, dove una stanza singola costa in media 322 euro, il 10% in più rispetto all’anno scorso, mentre un posto letto in una stanza doppia si assesta sui 188 euro, praticamente in linea col 2022 (+2%). È quanto emerge dall’ultimo rapporto di Immobiliare.it, portale specializzato nel settore.

D’altra parte il capoluogo ligure non è affatto tra le città più care per i giovani. Sul podio c’è sempre Milano, che però frena sui rincari per la prima volta negli ultimi anni: qui una stanza singola costa in media 626 euro al mese (+1%), e se ci si accontenta di un camera condivisa si sborsano comunque 348 euro (+8%). Sullo stesso livello di Genova, o leggermente più convenienti, ci sono sedi universitarie come Pavia (319 euro al mese in stanza singola) e Pisa (315 euro). Tra le città del Sud più care della Superba ci sono solo Bari (356 euro, prezzi aumentati del 29%) e Napoli (363 euro)

Dall’altra parte gli studenti avranno a disposizione un’offerta del mercato più cospicua, visto l’aumentare diffuso degli alloggi di questa tipologia (+34% per le singole in Italia). A Genova l’offerta di stanze singole è aumentata del 39% rispetto all’anno scorso. Cresce l’offerta, ma cresce anche la domanda, trascinata dai rientri post-Covid: +27% a livello nazionale, +19% con riferimento al capoluogo ligure.

Il panorama generale

Milano aveva tutti gli occhi puntati addosso, dopo aver fatto partire la protesta delle tende poco prima dell’estate: la città, per la prima volta negli ultimi anni, frena sui rincari. Rimanendo comunque la più cara, con un costo medio delle singole di 626 euro al mese, segna “appena” il +1% rispetto all’anno scorso riconducibile all’aumento dell’offerta (+36%), pur conservando ancora un incremento nella domanda (+15%).

Roma vede una crescita importante nella domanda (ben +55% verso l’anno passato) collegata alla difficile mobilità verso la città e al completamento del rientro in prossimità del luogo di studio dopo la pandemia. Questo porta a una minor crescita dell’offerta, subito assorbita dal mercato. La buona notizia per i fuori sede e le loro famiglie è che il canone ferma la sua corsa, rimanendo a 463 euro al mese per la singola.

Le tre città con forte storia universitaria Bologna, Padova e Venezia registrano in comune l’aumento dell’offerta (+33%, +30% e +47% rispettivamente), ma hanno comportamenti diversi sulla domanda che ne determina andamenti diversi sui canoni.

Bologna, con i suoi 482 euro al mese per la stanza, ancora in crescita (+8% verso un anno fa), mostra una diminuzione dell’interesse (-14%) con una domanda che continua a spostarsi nel primo hinterland. Padova registra invece ricerche in forte aumento (+87%) grazie anche alla riduzione di prezzo (-12%) legata all’ingresso di una nuova offerta. Venezia è comunque atipica per la sovrapposizione della domanda turistica di breve periodo: vede una crescita di prezzo del 10% pur registrando un minor incremento dell’interesse rispetto ad altre città (+25%).

Interessante, infine considerare le città che stanno scoprendo l’offerta di soluzioni in condivisione: Brescia, Latina, Trieste, Modena, Messina e Catania registrano crescite nel numero di alloggi disponibili superiore al 50% rispetto a un anno fa. I piccoli proprietari stanno valutando con interesse queste formule di locazione e qui l’offerta sta anticipando la domanda, con una ragionevole attesa a settembre di prezzi calmierati dalla competizione di mercato.

Per quanto riguarda le singole, Milano resiste sul gradino più alto del podio, a 626 euro. Bologna supera per la prima volta Roma: per potersi permettere una stanza tutta per sé nella prima bisogna mettere a budget 482 euro, 463 euro nella capitale. In quarta posizione c’è invece Firenze con i suoi 435 euro. Quasi appaiate Modena e Bergamo, 412 euro e 411 euro rispettivamente. Superano, appena, la soglia dei 400 euro anche Padova e Verona (404 euro e 401 euro, rispettivamente). Poco al di sotto di questa cifra, chiudono la top10 Venezia (396 euro) e Brescia (385 euro).

Diversa la situazione se si vanno ad esaminare i prezzi del posto letto in doppia: se il capoluogo lombardo conserva la prima posizione a 348 euro, al secondo posto si trova invece Roma con 272 euro. Terza posizione per Napoli, fuori dalle prime 10 per quanto riguarda le singole, a 258 euro. Seguono Firenze (255 euro) e Bologna (249 euro). Sesta Padova a 231 euro, seguita da Modena dove un posto letto costa 226 euro di media. Tra i 220 e i 210 euro, infine, le città di TorinoVerona e Pavia, che supera di poco la città di Venezia, fuori quindi dalla top10.

Alcune città registrano oscillazioni importanti dei prezzi delle stanze anche in questo 2023. È il caso di Bari che rispetto al 2022 guadagna ben il 29%. Prezzi in aumento, del 18%, anche a Brescia e PalermoParma e Pescara vedono un incremento del canone della singola del 16% in un anno. Sono invece principalmente le sedi universitarie più note a mostrare un rallentamento della corsa dei prezzi, quando non una diminuzione: è il caso di Padova, dove i prezzi in un anno sono scesi del 12%, ma anche Firenze e Trento, al -4% e -2% rispettivamente. La città di Siena si attesta al -1%, mentre Roma non mostra variazioni rispetto allo scorso anno. La stessa Milano, la più veloce di sempre nella corsa ai rincari, nel 2023 ha visto crescere i prezzi “solo” dell’1%; Bologna dell’8%.

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