Genova. Notte di paura sulle alture del Lagaccio dove sono andati a fuoco alcuni bidoni dell’immondizia in vico chiuso dei Cinque Santi, tra via Sapri e via Ponza.
Le operazioni di spegnimento sono state più difficili del previsto: “Le fiamme rischiavano di allargarsi al boschetto. I vigili del fuoco si sono trovati impossibilitati a raggiungere con il mezzo l’incendio”, racconta su Facebook Daniela Barrile della Fratellanza Artigiana Genovese, società di mutuo soccorso che ha sede in un locale proprio davanti al punto in cui si è sviluppato il rogo.
“Sono scesa ad aprire la Fratellanza per riuscire a fare arrivare l’acqua con cui hanno spento. Mi hanno suggerito di denunciare al Municipio l’assenza di punti acqua, così come in salita Oregina e in tutta la zona”, ha aggiunto Barrile.
“Qui e per tutta la zona di mezzo tra via Ponza e via Napoli non c’è né l’accesso per i mezzi né una pompa dell’acqua a cui attaccarsi – denuncia anche un post della Fratellanza -. In sintesi, mentre progettano opere mostruosamente costose ed impattanti (come la funivia) ignorano le cose essenziali ( ambulanze e vigili del fuoco) lasciando gli abitanti in mano alla fortuna benché ci siano continue segnalazioni ignorate. Anche questa volta è andata bene solo perché abbiamo raggiunto il rogo con la canna dell’acqua del circolo, pochi metri dopo non sarebbe stato possibile spegnerlo”.