Genova. “I ritardi dei treni di questa mattina, arrivati anche oltre i 70 minuti, confermano l’incapacità della giunta Toti di pianificare gli interventi sulle infrastrutture liguri”. Lo scrive il consigliere regionale del Pd Armando Sanna dopo i forti disagi di questa mattina, nello stesso giorno in cui il tema del trasporto ferroviario è stato al centro di alcune interrogazioni in aula.
“Oggi è bastato un guasto alla stazione di Chiavari e un ritardo nella fine di lavori di manutenzione a Ponente e la rete ferroviaria è andata in tilt lasciando centinaia di liguri in attesa alla stazione, senza alternative per spostarsi, visto che oltre ai lavori sul nodo ferroviario di Genova si aggiungono i cantieri in autostrada che rendono impossibili gli spostamenti in macchina e la chiusura della metropolitana, sostituita da una navetta che non può certo garantire lo stesso servizio”, nota ancora il consigliere Armando Sanna.
Sui disagi per i lavori del nodo ferroviario ha presentato un’interrogazione il consigliere Pippo Rossetti. “Sono stati programmati nel periodo in cui provocano minori disagi, è inopportuno dire che si fa tutto a caso”, ha risposto l’assessore Augusto Sartori. “Peccato che siano i fatti a smentire l’assessore – ribatte Rossetti -. Quanto successo questa mattina sarà purtroppo una situazione che si ripeterà ancora, visto l’immobilismo della Regione. Da tempo chiediamo alla giunta di rafforzare il trasporto su ferro e di istituire un tavolo con i comitati dei pendolari e di ascoltare le loro proposte, soprattutto in un momento in cui il resto delle infrastrutture liguri è in affanno, e di coordinare i vari cantieri, perché finché questo non sarà fatto spostarsi in Liguria sarà sempre un’incognita”.
Intanto la consigliera Selena Candia della Lista Sansa ha presentato una nuova interrogazione per chiedere conferma di quanto il presidente Giovanni Toti aveva dichiarato pochi giorni fa, e cioè che la Regione non prevede di rinegoziare il contratto di servizio prima del 2032, nonostante il potenziamento infrastrutturale del nodo di Genova che permetterebbe di istituire un vero servizio ferroviario metropolitano a partire dal 2025.
“È un’interrogazione bizzarra, si chiede a me di una dichiarazione fatta alla stampa dal presidente Toti. Mi verrebbe da chiedere perché non viene fatta direttamente a lui”, ha esordito Sartori limitandosi a dire che “i lavori sono fatti per migliorare il servizio ai cittadini, compresa la metropolitana”. Nessuna ulteriore risposta, dunque, sul contratto di servizio.
“Ancora una volta dai banchi del Partito Democratico giungono accuse a questa amministrazione per i disagi causati dai lavori alle infrastrutture ferroviarie. Premesso che comprendo le difficoltà dei viaggiatori, ribadisco che si tratta di interventi necessari e improcrastinabili, dopo anni di immobilismo di governi nazionali e amministrazioni regionali guidate dal centrosinistra – replica Sartori a Sanna e Rossetti -. Questi lavori vanno eseguiti per garantire la sicurezza del servizio metropolitano nonché l’ultimazione quanto prima del necessario potenziamento infrastrutturale del nodo ferroviario genovese. Come ho spiegato in aula, il calendario degli interventi è stato oggetto di confronto tra gli uffici regionali e quelli competenti sul servizio metropolitano tenendo conto delle manifestazioni cittadine e alla luce dei dati della domanda di trasporto pubblico in Liguria ed in particolare nella città di Genova. I mesi estivi, infatti, sono il periodo dell’anno caratterizzato da una minor domanda di trasporto sistematico: le scuole e l’università sono chiuse e i lavoratori a rotazione possono godere di un periodo di ferie”.
“Durante i lavori viene sempre e comunque garantito il diritto alla mobilità – conclude Sartori – I treni soggetti a limitazioni o soppressioni nelle fasce notturne sono auto-sostituiti, mentre quelli nelle fasce diurne presentano sempre soluzioni di viaggio alternative attraverso interscambio con altri treni che garantiscono la continuità del viaggio fino a destinazione”.
Per quanto riguarda i disagi odierni Rete Ferroviaria Italiana fa sapere che sono stati causati dalla concomitanza di “due problematiche impreviste e imprevedibili“. In particolare, è stata riscontrata l’anomalia di un apparato di sicurezza a Chiavari con i conseguenti rallentamenti nel momento in cui i tecnici sono dovuti intervenire: il problema è stato risolto alle 6.50. A ponente invece sono in corso i lavori in fascia oraria notturna per la manutenzione del binario nella galleria San Giacomo a Finale Ligure: a causa di un imprevisto durante le lavorazioni, l’intervento si è prolungato e il binario è stato aperto al traffico con un lieve ritardo, alle 5.50.