La protesta

Sciopero e corteo dei metalmeccanici a Genova per il rilancio industriale e l’occupazione: “Per l’Ilva trattative in stallo, servono investimenti importanti”

Lo sciopero genovese indetto da Fiom, Fim e Uilm per sbloccare le vertenze in corso ma anche per chiedere occupazione e salari adeguati

Genova. Sciopero e corteo questa mattina a Genova per il comparto dei metalmeccanici. Lo sciopero indetto da Fiom Fim e Uilm è stato indetto a livello nazionale ma su base provinciale. A Genova i metalmeccanici si sono dati appuntamento in piazza Massena a Cornigliano per poi sfilare in corteo fino in piazza Montano e successivamente rientrare in fabbrica alle 12.

Lo sciopero è stato proclamato per il rilancio industriale, l’occupazione, il salario, gli investimenti, per la transizione sostenibile e per risolvere le crisi aperte, come spiega il segretario genovese della Fiom Stefano Bonazzi: “Ci sono diverse situazioni che attendono – dalla vendita della Piaggio al rilancio vero di Ansaldo che se è stata messa in sicurezza con la ricapitalizzazione, ora aspettiamo che arrivino le commesse e il rilancio del lavoro”. Poi chiaramente c’è ancora attesa per il rilancio di Acciaierie d’Italia: “Sull’ex Ilva siamo in attesa di una ridefinizione dei rapporti tra i due azionisti di maggioranza, la situazione appare in stallo ma auspichiamo che la trattativa sia in corso e che si arrivi a una definizione in tempi brevi perché gli stabilimenti a partire da quello di Genova hanno bisogno di investimenti importanti per rilanciare la produzione”.

L’altro tema della manifestazione di oggi è quello del salario: “In Italia – il livello salariale è decisamente più basso rispetto ai grandi paesi europei. Per questo occorre che si arrivi a dare risposte ai lavoratori attraverso il contratto ma anche con una trattativa con il governo rispetto al salario minimo. Oggi i metalmeccanici sono in piazza a chiedere anche questo”.

“Da Genova oggi i metalmeccanici lanciano un grandissimo appello insieme alle altrepiazze metalmeccaniche del Centro-Nord d’Italia , al Governo e a tutto il Paese – ha detto il segretario generale della Fim Cisl Roberto Benaglia che ha chiuso la manifestazione –
Non c’è futuro senza l’industria metalmeccanica, è assolutamente indispensabile che al nostro settore venga garantito un futuro e che dentro le transizioni in atto da quella energetica e green a quella digitale si rilancino le imprese e il lavoro”.

Per il segretario generale della Fim Liguria Christian Venzano “le transizioni possono rappresentare una grande opportunità a parte che queste vengano gestite mettendo in campo risorse e politiche industriali e formative che preservino e rilancino il lavoro, a partire da quelle necessarie infrastrutture che la nostra regioneabbisogna da tempo, sulla portualità e la viabilità. Vanno poi affrontate e risolte le troppe vertenze aperte da anni e per le quali si continua a perdere tempo a partire dall’ex-Ilva e Piaggio Aero servono soluzioni che diano una prospettiva lavorativa e industriale di lungo periodo, anche per questo oggi ci siamo mobilitati come metalmeccanici e siamo scesi in piazza per un futuro che veda ancora protagonista l’industria metalmeccanica nella nostra regione”.

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