Genova. “Prima dell’estate ci sarà un nuovo incontro con il ministero dell’Ambiente per definire nei dettagli tutto il percorso del rigassificatore di Vado e per definire anche le disponibilità per quelle cosiddette opere di accompagnamento che dovranno ovviamente intervenire insieme al rigassificatore stesso, come fu per la stessa piattaforma di Vado e come accade per altre importantissime infrastrutture del Paese”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che è anche commissario all’opera, alla fine dell’incontro con le parti sociali e datoriali del territorio savonese.
All’incontro non c’erano direttamente referenti di Snam, la relazione tecnica è stata affidata a un consulente del Rina, in videocall. Sostanzialmente sono state confermate le informazioni arrivate nei giorni scorsi.
Nonostante l’assenza di determinati dettagli, è positiva l’impressione del presidente dell’Unione Industriali Savonesi Angelo Berlangieri. “Un incontro interlocutorio ma anche positivo, sono state confermate le indiscrezioni e le rassicurazioni, per esempio sulla distanza dalla costa ma anche sulle opere che il nostro territorio potrà avere, è un percorso non solo interessante per il tessuto produttivo locale e speriamo di andare avanti su questa linea, siamo fiduciosi”.
Toti sottolinea come, dopo il dialogo aperto con sindaci e provincia, “nel giro di otto giorni dall’apertura dell’istanza abbiamo completato gli incontri con il territorio, con sindacati e imprese, come richiesto e credo che i tempi siano stati molto ristretti, poi siamo solo all’inizio“.
Come noto Snam ha individuato l’area per la nave-rigassificatore a 4 chilometri dalla costa per azzerare l’impatto visivo ed escludere possibili rischi. L’impianto sarà di ultima generazione. Inoltre la condotta che trasporterà il gas utilizzerà impianti a terra già esistenti. A essere costruito ex novo sarà il tratto sottomarino dalla nave alla costa.
Qualche dubbio in più è stato sollevato dai sindacati e dagli industriali, negli ultimi giorni, in merito alle cosiddette opere di compensazione. Toti a questo proposito ha affermato: “Mi auguro che tutti colgano l’importanza di questo impianto per la sicurezza delle nostre imprese e delle nostre famiglie, come mi auguro che ci sia attenzione, e lo abbiamo già notificato al governo, per una regione e una provincia che hanno dato disponibilità a collaborare per politiche nel bene di tutti”.
L’obiettivo di Cgil, Cisl e Uil è insistere su piani di occupazione di qualità, dall’utilizzo di manodopera locale per la realizzazione dell’impianto e delle opere di accompagnamento ma magari anche a investimenti sulle aree industriali dismesse in Valbormida attraverso industria innovativa. Il tema è quello dell’idrogeno.
Non sono emersi dall’incontro di oggi dettagli specifici sulla questione delle tubature esistenti, su cui aziende come Tirreno Power e Vernazza, direttamente interessate dal passaggio della rete, hanno affermato di non essere state messe al corrente.