Genova. Due corsie aperte in direzione Livorno e almeno una in direzione Genova entro il weekend. È questo l’obiettivo dei tecnici di Autostrade dopo l’incendio scoppiato domenica pomeriggio nella galleria Monte Giugo dell’autostrada A12, nel tratto tra Recco e Nervi. All’indomani del drammatico incidente, sul quale a breve potrebbero accendersi i riflettori della Procura, la Liguria ha vissuto un’altra giornata campale per il traffico, con code che hanno superato i 10 chilometri. Una situazione che dovrebbe risolversi al massimo nel giro di una settimana.
Le ispezioni in galleria sono andate avanti per tutta la giornata. E per fortuna hanno escluso, almeno a un primo riscontro, danni strutturali per il tunnel. Ulteriori rilievi, più approfonditi, saranno condotti nelle prossime ore per avere la certezza matematica che la calotta non sia stata compromessa dal calore delle fiamme. Decisivo sarà l’esito delle analisi di laboratorio sui materiali. Una volta che sarà fugato ogni dubbio, il cronoprogramma degli interventi sarà piuttosto chiaro.
Ad aver subito danni sono soprattutto gli impianti: quello elettrico, quello dell’illuminazione e lo stesso impianto antincendio. La parte più impegnativa del lavoro sarà il ripristino di queste funzionalità. La pavimentazione verrà rifatta, come avviene di prassi nel caso di incendi di una certa gravità, e si valuterà l’installazione di reti di sicurezza per prevenire eventuali distacchi superficiali dalla volta della galleria.
Ad oggi – sempre che sia confermata l’assenza di problemi strutturali – si conta di rimuovere lo scambio di carreggiata entro l’inizio del weekend, in modo da garantire subito due corsie verso Levante (nella galleria parallela che oggi viene percorsa a doppio senso) e una corsia nella galleria interessata dal rogo. Ma la società Autostrade assicura che gli sforzi saranno concentrati in modo da riaprire integralmente il tratto nel fine settimana. Tempi che potrebbero essere ulteriormente anticipati di qualche giorno, secondo informazioni raccolte oggi dalla Regione, con la riattivazione di una corsia in più già nella giornata di giovedì.
Al momento la Procura non ha ancora aperto alcun fascicolo sull’incidente, ma è quasi scontato che l’indagine sarà avviata nelle prossime ore. Ad oggi il sostituto procuratore Giovanni Arena – il pm di turno al momento del rogo – non ha ancora ricevuto nessuna relazione né dai vigili del fuoco, che hanno il compito di indagare sulle cause dell’incendio, né dalla polizia stradale che sta verificando le tempistiche dei soccorsi. È probabile che già da martedì, per completare gli accertamenti, sarà aperto un fascicolo per incendio colposo.
Dalle prime informazioni sembra comunque che, da un lato, il pullman su cui viaggiavano i turisti comaschi fosse abbastanza nuovo e regolarmente revisionato, dall’altro che il sistema di areazione della galleria fosse funzionante: le ventole sarebbero partite allo scoppio dell’incendio e sarebbero state fermate solo su indicazione dei vigili del fuoco. Inoltre, da quanto riferiscono i tecnici di Autostrade, erano stati completati i lavori di adeguamento al decreto 264/2006 che fissa le norme di sicurezza per le gallerie. I collaudi funzionali sarebbero stati eseguiti tutti con successo ed era in corso l’inserimento nel sistema gestionale dei tunnel, prima che l’incendio di domenica danneggiasse l’impianto
La Monte Giugo rientra nel novero delle numerose gallerie sui cui la Procura di Genova sta chiudendo le indagini nel cosiddetto fascicolo bis del ponte Morandi, quello sui falsi report, ma non avrebbe in passato mai presentato problemi specifici. E l’incendio di ieri potrebbe essere stato una conseguenza di un surriscaldamento del pullman, forse imprevedibile. Ma saranno appunto le indagini ad accertarlo.