Genova. Entra nel vivo il Festival Teatrale dell’Acquedotto, con un fine settimana ricco di appuntamenti: sabato sera, presso l’auditorium di Molassana, in piazza Boero, vedrà il suo debutto l’ultima produzione del Teatro dell’Ortica, vale a dire lo ‘Prosit Arci Matto: Gioan Brera”.
Uno spettacolo che si snoda attraverso il “format” di grande presa già sperimentato con successo in “Cordialmente Gassman”, ovvero l’incontro in purgatorio con il nostro protagonista. Brera monologa di fronte un fantomatico pubblico ad un vernissage, in cui gli invitati bevono vino a differenza sua che non può bere alcolici in purgatorio e spazia nei suoi racconti di uomo colto e popolare, fra aneddoti sulla bassa padana, cene e pranzi post-partita e meeting preolimpionici.
Compaiono nel racconto personaggi come il collega giornalista Beppe Viola e il Paron Nereo Rocco allenatore del Milan ma anche osti, contadini e femme fatale. Un affresco dell’Italia degli anni del dopoguerra attraverso un suo cantore.
Sul palco ci sarà Mirco Bonomi, che condurrà il pubblico in questo viaggio fatto di storia, aneddoti e fantasia, sul testo scritto da Ivano Malcotti. Lo spettacolo inizierà alle 21 e sarà, come sempre accade per il Festival teatrale dell’Acquedotto, a ingresso gratuito.
A seguire, domenica, tornano le tradizionali stondaiate: Marco Cambri e Filippo Gambetta ci porteranno a spasso tra i racconti e la musica che hanno caratterizzato la storia della Val Bisagno. ‘Sciu e Zu da-i bricchi’ è il titolo di questo viaggio che partirà con Marco Cambri e Filippo Gambetta, alle ore 17, da Via Piacenza, 152R, (difronte al negozio “Ciconte Impagliatore”) e con l’arrivo presso il Circolo La Sportiva M.C.L. Preli, Sal. Preli 51 R.
“La città di Genova incontra l’Appennino, da sempre terreno di scambio di merci e di costumi, ma anche di musiche e danze: il rapporto tra Genova e l’entroterra è il fil rouge di questa Stondaiata. Marco Cambri e Filippo Gambetta ci porteranno su e giù per i bricchi, tra danze, ricette, curiosità che legano i mondi del mare e della montagna. Storie e aneddoti sulle figure di musicisti, girovaghi e briganti che percorsero questi sentieri e che Marco e Filippo incontreranno nel loro itinerario”.