Genova. Un ospite della Rems Villa Caterina di Pra’ è evaso ieri sera dalla struttura che si occupa dell’esecuzione delle misure di sicurezza per chi è stato dichiarato infermo o seminfermo di mente con sentenza penale. Si tratta di un giovane straniero, cittadino marocchino di 37 anni, che ha sfondato il cancello di ingresso ed è fuggito. Sul posto da questa notte, i fatti risalgono alle 23.30 circa sono arrivati i carabinieri. L’uomo è tutt’ora ricercato, ma secondo quanto appreso avrebbe nel pomeriggio contattato gli operatori della salute mentale che lo seguono e potrebbe quindi fare rientro nella struttura.
Non si tratta certo della prima evasione dalla struttura (una delle più note, anche per il suo esito tragico, fu quella dell’ultrà Pietro Bottino, noto come ‘lo squalo’ che morì poco dopo schiantandosi sulla A26), ma non è certamente l’unica.
La struttura, come noto, non è un carcere e non ha sbarre né guardie armate. E’ una struttura di ‘custodia e cura’, che ha lo scopo di reinserire gradualmente le persone che non saranno più definite socialmente pericolose al termine della permanenza. Ma gli abitanti della zona sono allarmati, soprattutto in vista dell’arrivo, previsto tra il 28 e il 29 luglio di Luca Delfino, che sarà trasferito a Pra’ direttamente dal carcere della Spezia, dopo aver scontato 16 anni e 8 mesi di carcere per l’omicidio di Antonella Multari.
Se l’avvocato di Delfino Riccardo Lamonaca ribadisce che il suo assistito “non ha alcuna intenzione di evadere” nel quartiere di Pra’ e sopratutto per chi abita a pochi metri dalla struttura l’arrivo del killer sta scatenando un vero allarme sociale con raccolte firme, proposte di ‘class action’ o minacce di proteste anche se qualcuno fa notare che Delfino non è stato né il primo né l’ultimo personaggio pericoloso ospite della struttura e che in ogni caso finora le evasioni non hanno mai comportato rischi per la popolazione. Ma la paura resta e la protesta rischia di montare nei prossimi giorni.
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