La decisione

Ponte Morandi, annullata la trasferta romana del processo per ascoltare il teste-chiave Francesco Pisani

Le condizioni di salute del progettista allievo di Riccardo Morandi si sono aggravate e probabilmente non sarà più possibile sentirlo nel corso del dibattimento

processo ponte Morandi

Genova. Il presidente del collegio del tribunale Paolo Lepri ha annullato con un’ordinanza la trasferta prevista per il 17, 18 e 19 luglio a Roma presso l’aula bunker del carcere di Rebibbia per ascoltare come testimone il progettista Francesco Pisani nell’ambito del processo per il crollo del ponte Morandi. Le condizioni di salute di Pisani, 90 anni, che era già stato dichiarato da una perizia impossibilitato a venire in tribunale a Genova, si sono infatti aggravate in questi giorni.

“La prognosi e’ alquanto incerta e non determinabile” ha spiegato il presidente leggendo le conclusioni della nuova perizia disposta ieri. Le giornate di udienza destinate alla trasferta romana si svolgeranno regolarmente a Genova per ascoltare gli ultimi testi dell’accusa.

Con una nuova ordinanza il presidente ha prenotato l’aula bunker di Rebibbia per le giornate del 12 e13 settembre nel caso le condizioni di salute di Francesco pisani migliorassero ma è molto probabile che le parti saranno costrette in quella data a rinunciare all’esame dell’allievo di Riccardo Morandi e ad acquisire le sommarie informazioni testimoniali rilasciate dal progettista alla guardia di finanza alla fine del 2018 (qui l’articolo di Genova24 su quello che raccontò Pisani all’epoca) . Pisani, che negli anni Novanta aveva progettato l’intervento di rinforzo sulla pila 11 del viadotto Polcevera, era stato incaricato nel 2011 da Aspi di redigere un progetto per eseguire i lavori analoghi anche sulla pila 9 (quella crollata) e 10, ma quel progetto non era mai stati realizzato.

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