Genova – Si è finta una dipendente della Cgil ed è riuscita a farsi aprire la porta di casa da una coppia di anziani, convinti di avere davanti una persona incaricata di controllare l’entità delle loro pensioni. Poi è scappata con gioielli e contanti.
È successo giovedì pomeriggio in via Tevere, a Pegli, vittime della truffa marito e moglie di 87 anni. A chiamare il 112 sono stati proprio i due anziani, dopo essersi resi conto del raggiro. Ai poliziotti del commissariato di Pra’ hanno raccontato che intorno alle 15.30 una donna ha citofonato qualificandosi, appunto, come rappresentante della Cgil, e ha chiesto di poter salire in casa per discutere della pensione.
Una volta dentro l’appartamento, la donna è stata talmente convincente da riuscire a farsi aprire anche la cassaforte: pochi minuti, e ha infilato gioielli e contanti in borsa, senza farsene accorgere. Poi si è congedata portando via il bottino. I due anziani coniugi si sono resi conto di quanto era accaduto solo qualche ora dopo, e hanno chiamato la polizia per fare denuncia. Indagini sono adesso in corso per rintracciare la truffatrice.
“A seguito di questo grave fatto, la Cgil sottolinea come nessun operatore dei propri servizi si reca a domicilio: i dipendenti Cgil incaricati di svolgere pratiche afferenti la tutela individuale operano esclusivamente nelle sedi sindacali presenti nei quartieri cittadini – si legge in una nota del sindacato -. Nell’auspicare che l’autrice di tale bassezza sia assicurata presto alla giustizia invitiamo i cittadini a segnalare alle autorità competenti comportamenti ingannevoli e fraudolenti”.
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