Genova. Si allarga la polemica sulla nuova ordinanza anti-alcol del Comune di Genova che vieta di consumare alcol dopo le quattro del pomeriggio se non all’interno dei locali e nei dehors, con multe fino a 500 euro. E mentre si prepara la manifestazione di protesta Free Luppolis, convocata per venerdì alle 18.30 in piazza De Ferrari, le lamentele adesso arrivano anche dalla Lega, che tramite il capogruppo a Tursi Federico Bertorello chiede alla giunta di rivedere il provvedimento.
“Pur condividendo che sia necessaria una stretta sul consumo di alcolici in città, con un’interpellanza di cui sono firmatario, a nome di tutto il gruppo della Lega abbiamo chiesto di apportare alcune modifiche alle misure contenute nell’ultima ordinanza, per alleggerire le restrizioni sugli orari – spiega Bertorello nella nota -. Chiediamo all’amministrazione di rivedere le regole, che consideriamo troppo restrittive, anche alla luce di una prima fase di sperimentazione e verifica delle multe comminate e delle diverse zone, cercando di rimodularla sulla base di quanto realmente si rivela necessario. Chiediamo inoltre più pattuglie della polizia locale di sera per intervenire in caso di abuso di alcol o comportamenti lesivi al decoro pubblico”.
L’assessore alla Polizia locale Sergio Gambino, però, non lascia intendere alcun passo indietro, almeno per ora: “L’ordinanza ha la sua validità e sarà massimo impegno nostro farla rispettare perché tantissimi cittadini ci richiedono maggiore sicurezza e meno degrado dovuto all’abuso di alcol – risponde, contattato da Genova24 -. Da parte dell’amministrazione non c’è nessuna volontà di limitare le libertà di nessuno. Detto ciò ci sarà un periodo di prova nei prossimi 15 giorni per verificare l’efficacia. Insieme agli assessori Corso e Bordilli faremo un’azione di ascolto delle esigenze di cittadini e commercianti per valutare insieme al sindaco eventuali tarature necessarie“.
Un provvedimento che continua a far discutere perché rende illegali anche situazioni “tranquille” come la classica birretta che accompagna la pizza in spiaggia tra amici dopo il tramonto. “Ma l’ordinanza serve per prevenire situazioni di criticità legati ai bivacchi e l’abuso di alcol“, puntualizza Gambino. Finora la linea tenuta dalla polizia locale è stata coerente con questi criteri: nessun controllo “a tappeto” ma azioni concentrate nei punti più “caldi” come centro storico, Sottoripa, Sampierdarena e Borgo Incrociati.
Intanto Genova che osa, tra gli organizzatori della manifestazione di venerdì, annuncia di aver raccolto più di 6mila firme per la petizione online che chiede a Bucci di ritirare l’ordinanza. “La vera questione non è il consumo di alcolici ma l’uso degli spazi della città. La visione di Bucci è chiara, la fruizione dello spazio pubblico è determinata da un solo fattore: il denaro. – spiega Maia Burdese – Chi può permettersi di pagare infatti potrà bere come e quanto vuole nei dehors della città, tutti gli altri dovranno starsene a casa”.
La mobilitazione in piazza De Ferrari è stata lanciata da un gruppo di associazioni genovesi guidate dagli attivisti di Generazione P, Genova che osa, Comunità Di San Benedetto Al Porto, Genowa e La Supernova. “Il sindaco Bucci vuole una città in cui gli spazi pubblici sono legati al solo consumo commerciale – dichiarano gli organizzatori -. Per far fronte a fenomeni di disagio sociale le misure repressive e proibizioniste sono sempre sbagliate: figuriamoci se prevedono multe assurde di 500 euro. Bisogna prevede invece forme di ascolto, formazione e informazione”. I partecipanti sono stati invitati a partecipare le proprie borracce.
Immancabile la pioggia di meme e post ironici sui social, compresa una canzone-parodia composta e interpretata dal cantautore Simone Meneghelli: “Le nuove incredibili e folli ordinanze anti alcol, anti gioventù, anti tutto, mi hanno dato alla testa mi hanno fatto venire in mente un’ atmosfera da sceriffo di Buccingham“.
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