Genova. Ancora una volta in cima al podio dell’inflazione in Italia ci sono Genova e la Liguria. A certificarlo sono gli ultimi dati Istat secondo cui l’aumento dell’indice dei prezzi al consumo su base annua a giugno è pari all’8,5% a Genova, seguita da Firenze (+7,6%), Perugia e Palermo (+7,2%). Le variazioni più contenute si registrano a Catanzaro (+4,7%) e a Potenza (+3,8%). La regione nel complesso fa segnare un aumento dell’8,2% rispetto allo stesso mese del 2022 contro una media nazionale del 6,4%.
Secondo l’analisi dell’Unione Nazionale Consumatori, il capoluogo ligure è anche la città che registra il maggiore incremento di spesa per una famiglia tipo, pari a 1.853 euro a famiglia. La cifra scende a 1.772 a Firenze e 1.713 euro a Grosseto. L’aggravio medio in Liguria è pari a 1.692 euro a famiglia su base annua.
Nonostante tutto i dati nascondono una lettura positiva: l’inflazione registrata dall’Istat è nulla su base mensile (dunque i prezzi non stanno continuando ad aumentare) e quella su base annua è comunque più contenuta rispetto a maggio, quando si registrava un +7,6% a livello nazionale.
“La decelerazione del tasso di inflazione – rileva l’Istat – si deve ancora, in prima battuta, al rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da +20,3% a +8,4%) e, in misura minore, degli alimentari lavorati (da +13,2% a +11,5%), dei servizi relativi ai trasporti (da +5,6% a +4,7%) e dalla flessione più marcata degli energetici regolamentati (da -28,5% a -29,0%). Per contro, un sostegno alla dinamica dell’indice generale deriva dai rialzi dei prezzi degli alimentari non lavorati (da +8,8% a +9,4%)”.
Anche a maggio Genova era la prima città d’Italia per inflazione su base annua con una crescita del 9,5%, anche se, stando all’analisi del Codacons, era Milano a registrare l’effetto più pesante sulle tasche delle famiglie pur con un tasso più basso.