Presidio

“I nostri turni non sono uno spettacolo”, sciopero e protesta dei tecnici del Teatro Nazionale

Stop dal lavoro in un giorno senza programmazione per non arrecare disagio al pubblico "ma il senso di responsabilità non può arrivare solo dai dipendenti"

Genova. “I nostri turni non sono uno spettacolo” è lo slogan che il personale tecnico del Teatro Nazionale di Genova hanno esposto in occasione del presidio che hanno tenuto all’Acquasola, dove si sono appena conclude le repliche sello spettacolo estivo.

“La situazione è difficile – spiega Fabio Allegretti Segretario Generale Slc Cgil Genova – con una turistica che è al di fuori dal contratto nazionale di lavoro. Ai lavoratori vengono presentate turnazioni su cinque settimane che cambiano ogni volta, e questo, tra l’altro, produce anche molti straordinari”.

“Da mesi stiamo cercando una interlocuzione con i vertici del Teatro per contrattare una serie di questioni che riguardano il personale tecnico ma senza successo tanto è vero che, dopo anni, siamo stati costretti a dichiarare sciopero”, continua.

I nodi della trattativa, infatti, sono molteplici e riguardano prevalentemente l’organizzazione del lavoro: carenza di organico e mancanza di programmazione fanno sì che il personale tecnico sia costantemente sottoposto a turnazioni improvvise e ad un sovraccarico di lavoro ingestibile.

“Per non arrecare disagio al pubblico, in accordo con i lavoratori abbiamo deciso di proclamare lo sciopero in una giornata dove non c’è programmazione – ha concluso Allegretti – però il senso di responsabilità non può essere esercitato solo dai dipendenti”.

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