Genova. L’addio al calcio di Mimmo Criscito, il mancato rinnovo di Struraro con il Genoa ed ora la separazione tra Fabio Quagliarella e la Sampdoria: in poche settimane Genova ha perso tre capitani e bandiere.
Sia nel caso del centrocampista rossoblù che in quello dell’attaccante blucerchiato, a volerlo non sono stati i giocatori bensì le società. Ad entrambi il contratto è scaduto lo scorso 30 giugno: Sturaro ha incontrato più volte il club senza trovare l’accordo, Quagliarella era in attesa della chiamata dei nuovi proprietari della Samp che ieri sera l’hanno avvisato che la sua avventura in blucerchiato sarebbe terminata. L’ufficialità dovrebbe arrivare a breve con un comunicato della società.
“Se continuo, continuo solo con la Sampdoria”, aveva dichiarato l’attaccante di Castellamare di Stabbia un mese fa, esprimendo la sua volontà di rimanere, anche in Serie B e mettendosi a disposizione non solo come calciatore: “Se Radrizzani mi vuole, eccomi. In primis da calciatore. Se ci sono altri progetti, li prendo in considerazione. E comunque mi fermo a Genova, ho comprato casa qui e resterò a vivere a prescindere”.
Che a decidere toccasse al club l’aveva sottolineato anche Andrea Pirlo: “Quagliarella è un amico, siamo sempre rimasti in buoni rapporti. Dipende da cosa deciderà la società”, aveva dichiarato il giorno della sua presentazione a nuovo allenatore della squadra ligure. E la società ha deciso che le strade dell’attaccante campano e della Sampdoria dovranno dividersi.
293 le presenze e 106 i gol che Quagliarella ha realizzato con la maglia blucerchiata, l’ultimo contro il Milan lo scorso 20 maggio a San Siro. La stagione più prolifica quella 2018-2019 in cui ha vinto la classica cannonieri di Serie A. Allora aveva 36 anni, oggi ne ha 40 e probabilmente dopo questo addio appenderà gli scarpini al chiodo.