Il caso

Ex Baia degli Angeli a Boccadasse, rilancio in stallo e la giunta convoca proprietari e uffici

Bonifiche mai partite, contenziosi, ingiunzioni, istanze: tutte situazioni che hanno rallentato l'avvio degli interventi

Baia degli angeli

Genova. Tutto fermo o quasi per la riqualificazione e rilancio del compendio conosciuto come Baia degli Angeli, a Boccadasse. Bonifiche mai partite, contenziosi, ingiunzioni, istanze: tutte situazioni che hanno rallentato l’avvio degli interventi. Per questo la giunta comunale vuole imprimere un cambio di passo. “Nei prossimi giorni i vari soggetti a vario titolo coinvolti e interessati a livello giuridico per concordare un incontro presso il mio ufficio e condividere con gli uffici comunali un percorso di riqualificazione dell’intero compendio”.

Lo ha detto l’assessore al Demanio marittimo del Comune di Genova Mario Mascia, rispondendo a un articolo 54 presentato dal consigliere di Forza Italia Stefano Costa in merito all’area ex Baia degli Angeli di corso Italia nei pressi della Chiesa di Boccadasse, in particolare sull’ipotesi di bonifica e riqualificazione del sito.

“Nell’area dell’ex Baia degli Angeli ci sono manufatti di proprietà comunale e di un privato oltre che una parte demaniale. In particolare, i manufatti di proprietà privata sono costituiti dalla veranda, dai locali sottostanti e dall’area scoperta posta a servizio del piano terra: gli uffici comunali competenti hanno avviato le attività finalizzate a verificarne la conformità alle diverse normative rilevanti in materia, con riguardo anche alla particolare rilevanza del contesto. Dopo un sopralluogo effettuato su richiesta della civica amministrazione, la Asl 3 genovese, a maggio, ha ingiunto al privato la bonifica dei detriti, presumibilmente contenenti amianto, e degli altri materiali di risulta derivanti da incuria e abbandono della struttura”.

“A oggi, la bonifica non risulta essere stata effettuata. Ieri, il proprietario della struttura ha presentato un’istanza finalizzata all’ottenimento dell’autorizzazione paesaggistica per interventi di complessiva riqualificazione della struttura”.

“Oggi è stato eseguito un sopralluogo all’interno della proprietà per verificare la conformità dello stato dei luoghi, rispetto a quanto a suo tempo autorizzato in sanatoria. Durante il sopralluogo è stato possibile accertare la corrispondenza, tranne dell’avvenuta esecuzione di una tamponatura in blocchetti delle tre arcate che, il proprietario ha motivato per ragioni di sicurezza”, prosegue Mascia.

“Provvederò a contattare nei prossimi giorni i vari soggetti a vario titolo coinvolti e interessati a livello giuridico per concordare un incontro presso il mio ufficio e condividere con gli uffici comunali un percorso di riqualificazione dell’intero compendio, di pregio assoluto e dalle enormi potenzialità economiche, che va restituita alla fruibilità dei genovesi”, conclude.

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