La sentenza

Condannati i ventenni suprematisti che inneggiavano a torture e stupri e la perizia del riconosce la sindrome da uso problematico del web

Per uno di loro il perito del gip ha stabilito la semi infermità mentale, ma anche i due genovesi avevano una capacità attenuata da disturbi della psiche

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Genova. Sono stati condannati due anni, un anno e 10 mesi e otto mesi di carcere con rito abbreviato i tre 21enni arrestati lo scorso novembre e rimasti a lungo agli arresti domiciliari accusati di far parte del gruppo Telegram ‘Blocco Est Europa’ che incitava alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici e religiosi nonché di apologia di gravi crimini anche di tipo terroristico (come omicidi e stragi) oltre che di diffusione di materiale pedopornografico. I tre sono stati processati con rito abbreviato e per tutti la pena è stata sospesa. All giovane che ha ricevuto la condanna più lieve (l’unico dei tre non residente a Genova) è stata anche riconosciuta la seminfermità mentale.

L’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore della Dda Federico Manotti e condotta dalla digos di Genova con il supporto della polizia postale aveva portato alla scoperta di un gruppo a cui partecipavano oltre cento persone dove venivano pubblicati foto e filmati con orrori di ogni tipo: immagini pedopornografiche, di coprofagia, di necrofilia, di decapitazioni, torture ed esecuzioni provenienti dagli ambienti jihadisti , mutilazioni e automutilazioni, violenze xenofobe, razziste e omofobe accompagnati da commenti di approvazione ed esaltazione. Non solo, i due genovesi avevano avviato una vera e propria “campagna di addestramento” al tiro con armi ad aria compressa utilizzando come “bersaglio” effigi di importanti cariche dello Stato in varie zone abbandonate della città di Genova.

Per i tre il gip Angela Nutini ha chiesto una perizia psichiatrica che ha determinato la seminfermità per il giovane residente a Salerno, secondo il perito affetto da disturbo depressivo persistente e disturbo schizoide della personalità che lo ha reso parzialmente incapace di intendere e di volere. Uno dei due genovesi è risultato essere invece affetto da sindrome di Asperger i cui sintomi tipici tuttavia secondo il perito non aboliscono la capacità di intendere e di volere. “Semmai si può considerare attenuata la capacità di intendere, nel senso di comprendere empaticamente o anche razionalmente le conseguenze dei propri atti sulla comunità delle persone” scrive lo psichiatra. Rispetto al secondo genovese che era stato arrestato , che è risultato affetto da Adhd, che e’ un disturbo neorologico ma che spesso si associa con problemi psichiatrici “la capacità di intendere il disvalore è integra, mentre molto deficitaria quella di prevedere le conseguenze negative dei propri atti”.

Per tutti il perito ha sottolineato il ruolo negativo dell’abuso di internet: “aI sentimenti di vuoto interiore vengono colmati dalla dipendenza dai contenuti del web e in una fase successiva dall’adesione a condotte trasgressive di navigazione in rete” scrive nel caso di uno dei genovesi mentre a quello affetto da Asperger addirittura viene diagnosticata la PIU (Problematic Internet Use)‘, “le cui caratteristiche essenziali sono l’uso eccessivo e compulsivo di internet con una perdita del controllo su di esso come strumento di comunicazione; e l’eccessivo tempo trascorso su Internet con conseguenze negative sul piano delle relazioni sociali, delle relazioni interpersonali”. E anche se il giovane non si riconosce come dipendente da internet “è comprensibile tale opinione personale in quanto in molte persone con sindrome di Asperger l’uso di Internet ha un ruolo veramente sostitutivo delle relazioni interpersonali dirette, di per sé ansiogene o poco controllabili”.

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