Genova. Potrebbe toccare a un savonese (per l’esattezza un carcarese) guidare l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Paolo Piacenza, di Carcare, attuale segretario generale dell’ente, sarebbe infatti in pole position per la carica di commissario, forse l’ipotesi più probabile nel caso in cui l’attuale presidente Paolo Emilio Signorini dovesse lasciare anzitempo l’incarico, come spesso si ipotizza nelle stanze genovesi (e romane) che contano: l’ultima ipotesi, anche se per ora non confermata, lo indica come possibile nuovo amministratore delegato di Iren.
A parte l’ipotesi Iren, le voci su un nuovo incarico per Signorini sono sempre più consistenti e, poiché manca ancora un anno e mezzo alla nomina di un nuovo presidente dell’Autorità Portuale, sembra certo che il Ministero preferirebbe una soluzione-ponte, appunto quella del commissario, anche perché nel frattempo sarà approvata la nuova legge sui porti, che cambierà le carte in tavola.
Nel caso dell’arrivo di un commissario, chi potrebbe essere scelto? In questi casi talvolta si ricorre al comandante del porto, ma a Genova Piero Pelizzari è arrivato solo da pochi giorni e deve ancora prendere prendere in mano le redini della situazione.
Inutile tracciare ora lo scenario politico in cui tutto questo si agita, ma che sia in mano al centrodestra appare chiaro. In questo momento attorno al porto di Genova ruotano progetti che costano un mare di quattrini (basti pensare alla nuova diga) e quindi azzardare previsioni più specifiche sarebbe del tutto azzardato.
Paolo Piacenza, nato come detto a Carcare, dopo gli studi superiori in Valbormida ha fatto una brillante carriera. Laureato in giurisprudenza, è dottore di ricerca in diritto amministrativo e ha lavorato, cosa che non guasta, al Cipe, presso la presidenza del Consiglio dei ministri.
Per parere unanime, nel ruolo di segretario generale, che ricopre dal maggio 2021, ha lavorato con competenza, occupandosi ovviamente delle pratiche più importanti come braccio destro di Signorini.
A proposito di porti, si fa sempre più ingarbugliata la vicenda del probabile arrivo del rigassificatore al largo di Savona (più che di Vado, ormai sembra chiaro). Il progetto è ancora tutto da chiarire e negli ultimi giorni si sono levate tra le altre le voci del sindaco di Savona Marco Russo e quella molto critica del segretario della Cgil Andrea Pasa.
Come sia possibile conciliare un serio esame del problema con i tempi previsti per l’arrivo della nave (da Piombino certamente deve essere spostata) per noi resta un mistero o, come detto, una presa per i fondelli.