Genova. Rimbalzano da una pagina all’altra dei social network dei genovesi, in queste ore, le immagini di alcuni alberi tagliati all’interno del parco dell’Acquasola, in centro città.
Tronchi segati a un metro d’altezza e piante eradicate, soprattutto alberi di medio fusto ma anche alcuni palmizi, in diversi settori dell’area verde per opera di Aster, la partecipata del Comune di Genova che si occupa di manutenzioni.
Il battage di critiche lievita tra ambientalisti e semplici cittadini, tra chi accusa l’amministrazione di essere poco attenta al tema del verde urbano (di pochi giorni fa la frenata sulla questione dei pini di corso Podestà) e chi, come il circolo Nuova Ecologia, critica Aster per aver tagliato gli alberi nel periodo di massima calura, diminuendo sostanzialmente la quota di ombra per i fruitori del parco.
Da Aster spiegano che i recenti tagli di alberi all’Acquasola sono parte della più ampia riqualificazione del parco, finanziata con 1,9 milioni di fondi del Pnrr.
“In questi i giorni i cittadini avranno notato il taglio di diverse piante – spiega Riccardo Albericci, botanico dell’ufficio progettazione del Verde di Aster – un po’ in tutto il parco dell’Acquasola, ma non si tratta di un mero taglio bensì di sostituzione, il saldo relativo al verde sarà mantenuto inoltre le scelte sulle nuove alberature sono state fatte tenendo conto sia delle indicazioni della sovrintendenza sia delle ultime normative in tema di sicurezza”.
La scelta del taglio di una pianta viene fatta da Aster sulla base di un sistema di monitoraggio che analizza gli alberi, con parametri scientifici, e rilascia delle schede di rischio. “Lavori come l’opera di riqualificazione complessiva dell’Acquasola sono anche l’occasione per mettere in atto un piano ampio di sostituzioni, tenendo anche conto che il parco è purtroppo un focolaio del cancro colorato e in futuro dovremmo intervenire anche su alcuni platani, ormai persi, prima che la malattia si diffonda ulteriormente”.
Altre ragioni dietro al taglio sono di tipo strutturale. Ad esempio alcuni degli alberi segati si trovavano su un camminamento, adiacenti a un muraglione, che dovrà essere bonificato e sistemato. “Quando erano state piantumate non esistevano le norme che esistono oggi, quindi non è detto che un albero tagliato sia ricollocato nella stessa posizione, c’è un disegno complessivo autorizzato dagli enti competenti, tra cui gli uffici del verde del Comune e la sovrintendenza e che noi rispettiamo, ma nulla è lasciato al caso”.
Per quanto riguarda le tempistiche – ossia le critiche sul taglio degli alberi nell’estate più calda della storia – il botanico di Aster osserva: “Se bisogna tagliare, una stagione vale l’altra, quello che conta è che per ripiantumare, invece, non si possono scegliere momenti di stress idrico, quindi i nuovi alberi arriveranno tra l’autunno e la primavera”.
Il parco disegnato nel 1800 da Carlo Barabino presto avrà un aspetto rinnovato. Saranno realizzati alcuni percorsi battuti per consentire il passaggio anche a carrozzine e passeggini. Si costruirà un impianto di riciclo dell’acqua nel laghetto e uno di fitodepurazione, con piante specifiche che depurano l’acqua per impedire il ristagno.
Lungo i bastioni verrà realizzata una nuova pavimentazione e installate nuove ringhiere di protezione in metallo, alte un metro e dieci, quindi a norma. Novità in arrivo anche per gli impianti elettrici, soprattutto quelli a uso degli eventi e delle strutture.