Genova. E’ stato condannato a 4 anni e mezzo di reclusione Gianluca Iacovacci, l’anarchico arrestato nel marzo del 2022 dai carabinieri del Ros e dagli investigatori della Digos di Genova, accusato di detenzione di materiale esplodente ed esplosivo, tentata fabbricazione di ordigni esplosivi improvvisati, e detenzione di materiale esplodente al fine di attentare alla pubblica incolumità. Il pubblico ministero Manotti aveva chiesto una condanna a 9 anni di reclusione. Assolta la compagna di Iacovacci, Evelin Sterni, per la quale il pm aveva chiesto una condanna a 4 anni e mezzo. Per loro, il pm Federico Manotti aveva chiesto anche l’aggravante della finalità di terrorismo, esclusa però dal gup già con il rinvio a giudizio. Per Iacovacci, condannato per la sola detenzione, il tribunale ha disposto anche una multa di 25 mila euro e l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.
L’indagine era partita a giugno 2021 dopo il ritrovamento, in un bosco a forte Tenaglia sulle alture di Genova, di un ordigno esplosivo e di una ingente quantità di polvere pirica oltre a materiale elettrico per fabbricare altri congegni. Per gli investigatori la zona era usata come deposito.
Secondo la procura il materiale e la tecnica costruttiva sarebbe stata la stessa usata per il danneggiamento di due tralicci nella zona del santuario della Madonna della Guardia. Era stato un clochard che cercava un posto dove dormire a consentire agli inquirenti di scoprire il deposito.
Tra il materiale sequestrato dai militari c’erano oltre tre chili di ‘polvere nera’, un centinaio di petardi, che contengono anche alluminio e perclorato di potassio, 668 miccette, un piccolo ordigno esplosivo pronto all’uso, diversi meccanismi per orologi a muro, un timer da cucina, batterie, candele e nastro adesivo. Fuori dal tribunale si è tenuto un presidio di solidarietà da parte degli anarchici in attesa della sentenza.