Genova. “Continueremo a perseguire la via del dialogo, anche cercando di favorire una sintesi tra le esigenze dell’Accademia ligustica e quello del centro sociale Zapata, non è nell’interesse dell’amministrazione arrivare a uno strappo”. Così il vicesindaco e assessore a Lavori pubblici e Pnrr Pietro Piciocchi ha spiegato la strategia del Comune relativamente alla questione Zapata rispondendo in consiglio comunale a un’interrogazione a risposta rapida di Alessio Bevilacqua (Lega).
Il consigliere del Carroccio, partito che più di altri ha invocato più volte lo sgombero dello spazio sociale, ha chiesto chiarimenti sul futuro degli ex Magazzini del Sale, sulla riqualificazione attraverso i fondi Pnrr e sulle tempistiche degli stessi lavori. Piciocchi ha spiegato che entro la fine del mese di luglio i locali dovranno essere consegnati all’impresa che eseguirà i lavori e che il cronoprogramma parla di due anni di cantieri.
Ieri il collettivo del centro sociale ha pubblicato sui social una lettera in cui in sostanza accetta di costituirsi come associazione, requisito necessario a partecipare ai bandi di concessione da parte del Comune, ma ha sottolineato che le collocazioni alternative proposte (il palazzo della Fortezza, sempre a Sampierdarena, così come alcuni spazi non utilizzati in lungomare Canepa) sono “soluzioni impercorribili”.
Lo stesso sindaco Marco Bucci in passato aveva parlato dell’eventualità che, dopo i lavori di ristrutturazione, il centro sociale potesse “convivere” negli ex Magazzini del Sale con l’Accademia Ligustica delle belle arti, futuro inquilino dell’edificio oggetto dell’intervento”.
“Portiamo avanti il progetto di trasferimento dell’Accademia a Sampierdarena con grande convinzione – ha ribadito il vicesindaco – perché darà un impulso decisivo alla riqualificazione del quartiere intero”.
La giunta di centrodestra ha chiesto un incontro a breve a una delegazione degli attivisti dello Zapata (l’ultimo colloquio de visu era stato a febbraio). Ma a questo punto, al di là della organizzazione futura degli ex Magazzini del Sale, resta l’incognita su quale potrà essere la sistemazione del centro sociale nei due anni previsti per i lavori.