Controverso

Centro commerciale al Palasport, il Pd: “Bucci tradisce gli accordi sul Waterfront e viola il Puc”

D'Angelo presenta un'interrogazione a Tursi: "Bucci dica se esistono studi di impatto su commercio, viabilità e occupazione che giustificano la scelta"

Generico maggio 2023

Genova. Fa già discutere il progetto del Waterfront Mall, centro commerciale destinato a sorgere negli anelli più esterni del Palasport che verrà ristrutturato secondo le indicazioni dello studio di Renzo Piano. La proposta, presentata da Nhood, Realia e Master Retail, sarà oggetto di un’interrogazione in consiglio comunale presentata per la seduta di domani (6 giugno) dal capogruppo del Pd a Tursi Simone D’Angelo.

“Sarà un nuovo mega-centro commerciale per la città, con all’interno l’immancabile supermercato – commenta il Pd in una nota -. Con questo progetto, non solo la giunta Bucci tradisce lo spirito della riqualificazione e viene meno agli accordi presi nel passato con cittadini e commercianti, ma viola anche il Puc vigente che prevede come funzione principale dell’area del Palasport quella di ospitare residenze, uffici, strutture ricettive alberghiere, servizi privati e di uso pubblico e come funzione complementare quella di ospitare distretti commerciali, ma solo di natura tematica. L’inserimento di un centro commerciale di 28mila metri quadrati, su una superficie totale di 50mila, tuttavia, si configurerebbe come funzione principale, non complementare, ed essa non consente la destinazione commerciale”.

In particolare si chiede al sindaco e alla giunta se esistano “studi di impatto su commercio, viabilità e occupazione che motivino e garantiscano la sostenibilità della scelta della civica amministrazione di inserire, in sostituzione dell’impianto sportivo e fieristico, 50mila metri quadrati di spazi destinati al commercio, di cui 28mila di superficie commerciale utile, tra cui 121 negozi, 19 bar e ristoranti, 3 medie superfici, 3 unità leisure e 1 maxi-supermercato”. Si richiede inoltre “di dare evidenza di come questa scelta sia compatibile con il Puc vigente“.

“Stiamo costruendo il futuro della città e dovrebbero tutti pensare al futuro anziché fare polemiche”, aveva risposto nel 2019 il sindaco Marco Bucci alle critiche sollevate da Ascom. Secondo le informazioni diffuse allora in commissione consiliare, nel Palasport non ci sarebbero stati ipermercati ma solo strutture di media superficie, dato smentito dal progetto pubblicato oggi dalle società immobiliari che acquisteranno il complesso da Cds.

Non sarà un centro commerciale generalista ma un distretto commerciale tematico di elevatissimo standard che esalterà le tradizioni del nostro territorio legate alla nautica, allo sport, alla gastronomia, a servizio anzitutto dell’intero compendio fieristico”, aveva puntualizzato l’assessore Pietro Piciocchi

Più generica la presentazione che si legge sul sito di Nhood: “Waterfront Mall proporrà un’offerta trasversale con brand nazionali e internazionali. Il mare, nella sua accezione più ampia, e le tipicità del territorio saranno altrettanti focus per abbigliamento, accessori e gastronomia d’eccellenza“. Il nuovo centro commerciale, quindi, “diventerà un destination point multi target: per i cittadini di Genova, per i turisti italiani e stranieri e per i frequentatori della marina adiacente. Sarà il fulcro di un’area in continuità con l’high street genovese, di cui costituirà il nuovo polo commerciale”.

leggi anche
Generico maggio 2023
"mall"
Waterfront, al Palasport un centro commerciale con 121 negozi e un grande supermercato
waterfront levante canale piciocchi
Risposta
Waterfront, Piciocchi replica al Pd: “In ritardo di otto anni: superfici commerciali meno del previsto”
waterfront levante canale toti bucci
La replica
Centro commerciale al Palasport? Bucci: “Bisogna saper leggere i dati, infangare non serve a nulla”
Palasport progetto restyling
Waterfront
Centro commerciale al Palasport, è scontro a Tursi. Ma i numeri del progetto sono noti dal 2019

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.