Genova. Vetrina in frantumi, cassetti aperti, cavi staccati, fogli e carte all’aria. Mielaus, attività commerciale in vico della Rosa, a un passo da via della Maddalena, è stata messa a soqquadro nella notte da ignoti che si sono portati via la cassa.
“E stamattina il rientro è di nuovo drammatico – si sfoga su Facebook il titolare Andrea Piccardo – non so più come dirlo. Rimetteremo tutto a posto e come sempre faremo il nostro dovere ma mi pare molto chiaro che così non è plausibile lavorare“.
Mielaus era già stato ‘attaccato’ in passato. Quello di questa notte è il secondo furto che subisce in due anni in oltre 24 di attività. E come in passato, anche questa volta per spaccare la vetrina è stato utilizzato un tombino.
“Centro storico abbandonato, cittadini e residenti lasciati soli, Civ e rete di commercianti devastati. È questa la realtà del tessuto sociale in cui opero, e la responsabilità non è altro che di questa Amministrazione comunale che sembra far di tutto per allontanare le persone e i commercianti dal centro” dice ancora Piccardo.
Poi prosegue: “Non si chiede un trattamento di favore ma il minimo sindacale, un minimo di assistenza. Avete capito che i pattuglioni e le bardature da g.i.joe non servono a niente? Abbiamo più bisogno di ascolto e di capire che dove l’amministrazione ha alzato bandiera bianca, è stata sostituita da disperazione e povertà. Non chiniamo il capo ma è tutto da rifare. Tutto”.
“La paventata repressione non ha sortito risultati, il piano carruggi non serve, i patti di sussidiarietà fatti così sono del tutto inutili. Si può tornare a ragionare insieme o è chiedere troppo?” conclude Piccardo.