Genova. Si chiama IT-Alert ed è la nuova frontiera della comunicazione d’emergenza: in caso di pericolo imminente per la popolazione (ad esempio l’esondazione di un corso d’acqua) si riceverà un messaggio sul cellulare, senza bisogno di iscriversi ad alcun servizio, per il solo fatto di trovarsi agganciati a una determinata cella telefonica. La novità – anticipata otto mesi fa dall’assessore ligure Giacomo Giampedrone durante la visita del capo della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio – è stata presentata oggi dal ministro Nello Musumeci.
Il sistema di allarme pubblico “non è ancora operativo proprio per il forte impatto che può avere e che avrà sul territorio. Non sappiamo quanti altri paesi Ue siano dotati di un analogo sistema. Sui numeri non ci facciamo illusioni – ha premesso Musumeci – ma certamente l’Italia sta procedendo con grande cautela perché il sistema è particolarmente articolato, va gestito con grande sobrietà e diventerà operativo solo quando avremo superato tutte le criticità che finora abbiamo registrato nella precedente fase di sperimentazione”.
Sebbene la Liguria si fosse candidata a essere una regione “trainante” per la sperimentazione, secondo quanto è stato reso noto oggi i primi test regionali di invio del messaggio, verranno svolti a partire dal 28 giugno in Toscana, il 30 in Sardegna, il 5 luglio in Sicilia, il 7 luglio in Calabria e il 10 luglio in Emilia-Romagna. Le date sono state definite con le Regioni, la commissione Protezione civile della Conferenza delle Regioni e Province autonome e l’Anci. Entro la fine del 2023 verranno effettuati i test nelle altre Regioni, Liguria compresa, e nelle Province autonome di Bolzano e Trento.
A cambiare non sarà il sistema di allertamento, che rimarrà basato sui colori, ma la comunicazione in corso di evento. In pratica, durante un fenomeno estremo, un sms arriva in automatico a tutti i cellulari agganciati alle celle telefoniche del territorio interessato. IT-Alert funziona grazie alla tecnologia cell-broadcast, efficiente anche in casi di saturazione della banda telefonica, e permette di diramare un messaggio a tutti i telefoni cellulari attivi nell’area geografica a rischio, associato a un segnale sonoro diverso da quello delle classiche notifiche, che indica il mittente, il motivo per cui è stato inviato e le azioni raccomandate.
Nella nota si legge che il messaggio potrebbe non arrivare nel caso in cui sia impostata la suoneria silenziosa o se i telefoni sono spenti o privi di campo. Il sistema funzionerà non solo per emergenze alluvionali ma anche per maremoti, attività vulcaniche, incidenti nucleari e altre situazioni pericolose. Sul sito ufficiale sono presenti ulteriori informazioni.