Genova. Si conclude a Genova oggi il percorso che mira a stilare una “Carta dei diritti degli Oceani” da presentare alle Nazioni Unite. Si chiama Genova Process il programma nato in seno a The Ocean Race e che in occasione della settimana del Grand Finale della regata internazionale tira le fila con il contributo di istituzioni, sportivi ma anche esperti di livello mondiale.
All’Ocean Live Park del Waterfront Levante il sindaco di Genova Marco Bucci ha aperto i lavori: “Noi non ereditiamo la Terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli”, Bucci torna a citare un detto dei nativi americani riferendosi in questo caso al mare, soddisfatto perché “per la prima volta l’umanità mette a punto un programma per la difesa del mare”.
Ci sono poi stati i saluti di Richard Brisius, presidente di The Ocean Race: “Una delle regole della vela e di chi va in mare è che si fa tutto il possibile per aiutare chi sia in difficoltà, che si tratti di un avversario, di un membro dello stesso team o di un migrante disperato, e oggi noi ci rendiamo conto che l’oceano è in difficoltà e dobbiamo fare il possibile per aiutare l’oceano”.
Poi la firma della carta. Ridurre l’utilizzo della plastica, riutilizzare l’acqua e diminuire l’inquinamento ambientale, sono alcuni degli obiettivi al centro del summit a conclusione del lungo lavoro di preparazione di questi mesi. All’evento anche Evelina Christillin, presidente dello Steering Committee di “The Ocean Race Genova The Grand Finale”, l’arcivescovo di Genova Monsignor Marco Tasca.
Importante, nell’ambito del Genova Process e della costituzione del documento che sarà presentato e discusso all’assemblea generale dell’Onu, il contributo di Antonio Di Natale, biologo marino e segretario generale della Fondazione Acquario di Genova.
Di Natale, che ha lavorato in oltre 65 Paesi ed è autore di centinaia tra laviri scientifici, libri e rapporti. Attualmente opera come esperto in tre gruppi ONU e per DG-MARE ed è nel Core Group per lo sviluppo della Chart of Ocean Rights.
All’apertura del convegno anche il saluto di Cecilia Zorzi, velista del team Genova (V065), in arrivo per il Grand Finale con il testimone della regata simbolo dell’obbiettivo ambientale della manifestazione.