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Signorini nuovo ad di Iren? Bucci: “Non ho indicato nessuno”. Le ipotesi per la successione

Nuove indiscrezioni sul futuro del presidente dell'Autorità portuale. Tra i possibili sostituti c'è Zeno D'Agostino, ma il ministero preferirebbe un commissario

paolo signorini

Genova. Continuano a rincorrersi le indiscrezioni sulla nomina di Paolo Emilio Signorini, attuale presidente dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale, ad amministratore delegato di Iren. E oggi il sindaco Marco Bucci, a margine del sopralluogo al Waterfront in vista dell’arrivo di The Ocean Race, ha risposto seccamente: “Non pensavo che avessero scelto l’ad di Iren. Io non ho indicato assolutamente nessuno e non parliamo di queste cose dal momento che è un’azienda quotata in borsa. Anzi, mi stupisco che voialtri lo chiediate”, si è rivolto ai giornalisti prima di trincerarsi nel silenzio.

A rilanciare l’ipotesi nelle ultime ore è stata la testata online Shipmag, secondo cui il sindaco di Genova, al quale spetta l’indicazione dell’amministratore delegato secondo l’accordo esistente coi Comuni di Torino e Reggio Emilia, avrebbe indicato chiaramente il nome di Signorini nonostante le resistenze del collega piemontese Lo Russo e nonostante le perplessità del viceministro Edoardo Rixi. La posizione è rimasta aperta dopo i saluti di Gianni Vittorio Armani, chiamato a dirigere Enel Grids, la divisione globale di Enel dedicata alla gestione del servizio di distribuzione elettrica nel mondo.

Se così fosse si aprirebbe un’altra partita, quella di Palazzo San Giorgio. Un cambio al vertice che arriverebbe con un anno e mezzo di anticipo, peraltro in un momento delicatissimo vista la quantità di progetti e di finanziamenti che l’Autorità portuale deve gestire in questi mesi, dal dossier monstre della nuova diga al controverso trasferimento dei depositi chimici a Ponte Somalia, dal tunnel subportuale all’Hennebique, dall’elettrificazione delle banchine al ribaltamento a mare di Fincantieri.

Tra le ipotesi per sostituirlo, passate in rassegna nei mesi scorsi da Genova24, c’è soprattutto il nome di Zeno D’agostino, attuale presidente del porto di Trieste, oggi numero uno dell’European Sea Ports Organisation. Un uomo che piace alla Lega (e quindi a Rixi) ma che potrebbe mettere d’accordo anche le forze di opposizione. Più suggestiva la strada che porta al vicesindaco Pietro Piciocchi, anche se appare difficile pensare che Bucci voglia privarsi del suo braccio destro a mandato appena iniziato. In fin dei conti il ministero – che nomina il presidente scegliendolo tra una terna di esperti proposta da enti locali e camere di commercio – potrebbe virare più comodamente su un commissario pro tempore, mossa che permetterebbe anche di approvare nel frattempo la nuova legge sui porti.

D’altra parte, secondo altre indiscrezioni di stampa, sarebbero altri i profili su cui Bucci e gli altri sindaci con quote nella multiutility energetica stanno discutendo per arrivare a una nomina condivisa: tra questi spicca Luca Valerio Camerano, ex amministratore delegato di A2A, oggi managing director in Algebris. Ma si parla anche Stefano Siragusa, ad di Ansaldo Sts, e Simone Mori, direttore Europa del gruppo Enel. Con questo scenario Signorini rimarrebbe al suo posto. E Rixi ringrazierebbe.

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